La Chiesa Cattolica, oggi, 22 Maggio, festeggia Santa Rita da Cascia, una delle sante più venerate.
Ma quali sono le sue origini?
Chi era questa donna?
Perché a lei si è soliti associare le rose?
Visse tra il XIV ed il XV sec.
Fu data in sposa ad un uomo violento, coinvolto in faide tra famiglie, che ella sopportò pazientemente, con l’aiuto della preghiera, senza mai abbattersi.
Non appena la donna riuscì a renderlo più docile, venne, però, ucciso.
Questo avvenimento accese nei due figli il desiderio di vendicare il padre.
Fu così che, nel timore di perderli, Rita pregò il Signore di prenderli con sé.
Dopo poco, i due si ammalarono e morirono.
Rimasta sola, assecondò la sua vocazione religiosa ed entrò nell’Ordine di Sant’Agostino, avendo perdonato i responsabili di tanta violenza.
Nel Monastero condusse una vita umile, modesta, caritatevole.
Un giorno, mentre era davanti al Crocifisso, le si conficcò una spina della corona di Cristo nella fronte, segno della condivisione dei dolori della Passione.
La storia racconta che, alla fine dei suoi giorni, malata e costretta a letto, fece un’insolita richiesta a sua cugina venuta in visita: le chiese di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna.
Eravamo in piena stagione invernale e la giovane parente la assecondò pensandola nel delirio della malattia.
Invece, tornata a casa, a Roccaporena, vide in mezzo alla neve proprio una rosa e due fichi.
Stupefatta li raccolse e tornò a Cascia.
Da allora, la rosa è diventata il simbolo Ritiano per eccellenza e rappresenta l’amore di Santa Rita che diffonde il suo profumo ovunque.