“L’assessore Rosa nel tentativo maldestro di voler porre rimedio alla stangata operata con gli aumenti delle tariffe dell’acqua nei confronti delle famiglie e imprese lucane ha confermato quanto avevamo denunciato e mette una toppa che vuole calmare gli animi, ma senza risolvere il problema”.
E’ quanto commentato dal capogruppo Roberto Cifarelli a seguito della decisione della Giunta regionale di “calmierare” l’aumento delle tariffe per il consumo di acqua di famiglie ed imprese.
Aggiunge il capogruppo PD:
“Solo dopo le nostre proteste dei numerosi Sindaci lucani e delle associazioni dei consumatori all’indomani dell’aumento delle tariffe dell’acqua hanno convinto il Presidente Bardi ad operare una parziale marcia indietro.
La propaganda operata dall’Assessore Rosa finisce con il riconoscere il fatto che gli aumenti impartiti non corrispondono ad un fisiologico aumento di tariffe, ma di una vera e propria stangata per famiglie e imprese lucane che non devono e non possono essere chiamate a ripianare i debiti di Acquedotto Lucano, soprattutto in un momento di grave crisi economica e sociale causata dalla pandemia.
Per questo, continua Cifarelli, la Giunta regionale ha dovuto correre ai ripari approvando un provvedimento che ha destinato risorse, pari ad euro 2.100.000, all’abbattimento delle tariffe.
Un provvedimento che poteva e doveva essere adottato prima dell’Assemblea di Acquedotto Lucano, evitando la stangata ai cittadini e la sollevazione popolare, che comunque non risolve il problema seppure accoglie parzialmente la nostra proposta di legge, che resta tuttora valida, che prevedeva che fosse la Regione a farsi totalmente carico di questo aumento.
Il Presidente Bardi, conclude Roberto Cifarelli, non si accontenti della propaganda e vada fino in fondo con l’azzeramento dell’aumento delle tariffe dell’acqua. Ribadiamo quanto detto da Draghi: “Questo è il momento di dare e non di prendere dalle famiglie”.