Fiato sospeso in tutta Italia per la scomparsa del piccolo Nicola, il bimbo di 21 mesi dell’Alto Mugello allontanatosi da casa nella notte.
Tante le persone che si sono mobilitate.
Le ricerche sono avvenute anche nei dintorni di un lago, con l’ausilio di cani molecolari e droni in azione nei boschi del Mugello ma poi all’improvviso è stato un giornalista, Giuseppe Di Tommaso, lucano originario di Tursi (MT), a sentire dei lamenti provenire da una scarpata e a chiamare subito i Carabinieri.
Lo ha reso noto in mattinata la Prefettura di Firenze.
Giuseppe Di Tommaso ha raccontato all’AdnKronos gli attimi vissuti prima del ritrovamento:
“Stavo salendo su una strada sterrata ed ho sentito provenire da una scarpata un lamento.
Ero da solo perché mi ero sentito male poco prima, ed avevo fermato la macchina per riprendermi.
Così ho iniziato a dire ‘Nicola, Nicola’, prima a bassa voce, poi urlando, fino a che non ho sentito chiaro ‘Mamma!’.
Era Nicola”.
Tra i primi ad abbracciare il piccolo, il comandante della stazione dei carabinieri, il maresciallo Porfida, che poi lo ha condotto dai sanitari pronti con i mezzi di soccorso.