Marzio Muscatiello, Presidente associazione volontariato Azione Disabili Marziolino ODV e Segretario DC Matera ha inviato una lettera al Sindaco di Matera Domenico Bennardi e all’Amministrazione Comunale per chiedere un incontro urgente in cui affrontare le criticità più volte segnalate che riguardano le persone diversamente abili costrette a convivere con le barriere architettoniche nella città di Matera:
“Chiedo pubblicamente un incontro urgente perché sono stanco di subire discriminazioni.
Cario Sindaco Domenico Bennardi, Cari amministratori, miei rappresentanti, voglio porre la mia attenzione su 11 punti che a me e ai tanti disabili come me sono molto cari.
Quando la disabilità è parte del nostro quotidiano, ci si scontra con una realtà atipica, con situazioni difficili da sormontare e con le quali è difficile convivere.
Questi sono i temi che desidero affrontare con voi: accessibilità, mobilità, integrazione dei disabili nella società, abbattimento delle barriere architettoniche, culturali e sociali:
1) Piscine accessibili;
2) realizzazione di nuovi scivoli per disabili su ogni marciapiede in corrispondenza delle strisce pedonali e utilizzo di paletti per evitare il parcheggio davanti agli scivoli;
3) tolleranza zero per parcheggio selvaggio davanti agli scivoli;
4) La Cattedrale di Matera e Chiese varie accessibile ai disabili;
5) negozi commerciali accessibili;
6) biblioteca comunale, sala Carlo Levi di Palalazzo Lanfranchi accessibile;
7) inclusione dei disabili nel lavoro e promuovere il telelavoro ai disabili con invalidità al 100%; realizzare case popolari ecosostenibili per disabili e famiglie con disabili: le persone con grave handicap, documentato ai sensi della legge 104/92, le persone con invalidità civile documentata non inferiore al 74%, ai sensi della legge 118/71, le persone affette da cecità civile documentata non inferiore all’80%, ai sensi della legge 382/70;
9) servizio di trasporto a chiamata per disabili: il Comune deve dotarsi di mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili. Deve assicurarsi che tutti gli autisti dei mezzi siano autorizzati all’utilizzo di sollevatori e sistemi di bloccaggio per le carrozzine. Deve assicurare la manutenzione e l’operatività delle pedane. Formare gli autisti in modo che il disabile venga assistito e non sia trattato come un sacco di patate o che l’autista non lo lasci alla fermata perché non ha voglia di scendere ad aiutarlo. Realizzare pensiline rialzate e dotate di scivoli per un più comodo accesso al mezzo da parte del disabile;
10) stazione ferroviaria accessibile ai passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta: sviluppare percorsi privi di ostacoli, informazioni sonore e visive, dispositivi di ausilio per l’accesso a bordo, giusta larghezza e altezza dei marciapiedi.
11) dovrebbe essere scontato che i marciapiedi dovrebbero essere accessibili, con regolari rampe, percorribili senza difficoltà per i disabili fisici e sensoriali. Ma non è cosi: ci sono pali della luce, tabelle, bidoni.
Signor Sindaco, vi rendete conto che amministrate una città di fatto vietata alle persone diversamente abili?
Vietata a chi ha problemi di deambulazione o peggio ancora costretta a muoversi in carrozzina, perché città progettata e realizzata solo per persone cosiddette “normali”.
Infatti nella nostra bella Matera, che ha ottenuto il titolo di “capitale europea della cultura”, succede che è difficoltoso muoversi in carrozzina, a volte impossibile.
Perché sul percorso ci si trova di fronte una scala o uno scivolo con una pendenza del 20%, semmai lungo diversi metri.
Oppure si trova, nel bel mezzo di un marciapiede, un palo della luce oppure una buca.
O marciapiedi con pavimentazione sconnessa e alti una trentina di centimetri, ma senza alcuna protezione laterale.
Caro dirigente e funzionario, se tu quando progetti o dirigi o collaudi o certifichi l’agibilità per una qualsiasi opera, pubblica o privata, o quando l’approvi, o quando autorizzi l’apertura di un esercizio pubblico o l’agibilità di un immobile aperto al pubblico, non mi rispetti la normativa sull’eliminazione delle barriere architettoniche, prima ti blocco i pagamenti della retribuzione aggiuntiva legata ai risultati, perché non me ne stai portando (anzi!), poi ti apro un procedimento disciplinare per negligenza, infine ti chiedo la restituzione di quello che ti ho dato e il pagamento del danno che mi hai fatto.
Chiediamo che l’Amministrazione comunale, in sinergia con tutte le realtà che sul territorio si occupano di disabilità e con l’assessorato ai servizi sociali, intraprenda un percorso volto al miglioramento dei servizi già presenti sul territorio e ne implementi di nuovi, consapevoli che la disabilità non rappresenta un mondo a sé, ma appartiene a questo mondo con la stessa dignità.
Riteniamo che i disabili e le loro famiglie meritino grande attenzione.
Questi temi devono divenire prioritari nella quotidiana azione amministrativa.
Chiediamo che l’amministrazione comunale, in sinergia con tutte le realtà che sul territorio si occupano di disabilità e con l’assessorato ai servizi sociali, intraprenda un percorso volto al miglioramento dei servizi già presenti sul territorio e ne implementi di nuovi, consapevoli che la disabilità non rappresenta un mondo a sé, ma appartiene a questo mondo con la stessa dignità”.