Matera: “bus e sistema scuola inadeguati ma c’è ancora chi pensa alla didattica in presenza a Settembre”. La denuncia

Pino Giordano dell’Ugl Matera in un Comunicato Stampa richiama tutti alle proprie responsabilità.

Ecco quindi le parole di Giordano che approva in toto la presa di posizione del Segretario Nazionale dell’Ugl Scuola, Prof.ssa Ornella Cuzzupi dove si evidenzia come, anche questa volta il Ministero dell’Istruzione non abbia saputo creare le condizioni per modificare lo stato delle cose:

“Il dato è molto semplice, per la scuola nulla è cambiato e, nel momento in cui i contagi segnano un’ulteriore ripresa, c’è ancora chi, ignorando la realtà delle cose e della situazione, continua a pensare di poter riprendere la didattica in presenza.

La tragedia della pandemia, se da un lato ha reso evidente gli enormi guasti di un sistema ormai vetusto e burocratizzato ha anche palesato l’incapacità di promuovere un concreto programma per migliorare organizzazione, strutture e sicurezza.

Di questo passo, sarà facile immaginare che la ripartenza di Settembre porterà con sé una doppia amara sorpresa: che il virus continua a circolare con tutto il suo devastante carico e che poco o nulla è stato fatto per consolidare i fondamentali su cui poggiare.

Se continueremo di questo passo, le pesantissime colpe ricadranno su tutti non essendo possibile immaginare, e questo per ammissione stessa di esponenti del Governo, una riapertura delle scuole in presenza.

È il momento che, sensibilizzato anche dal Presidente della Provincia di Matera Avv. Piero Marrese, intervenga il Premier in prima persona: si mettano da parte gli interessi di fazione, sindacali e lobbistici e si pensi veramente al futuro dei territori e del Paese.

C’è ancora chi ignorando la realtà delle cose e della situazione continua a pensare di poter riprendere la didattica a partire da Settembre ma al momento sono troppe le incognite rappresentate dal rischio di un consistente aumento di contagi.

Ma per noi i mezzi di trasporto non sono adeguati, sarebbe comune auspicio di tutti poter rientrare nelle vive e ridenti classi, popolate da alunni e docenti in maniera sentita e naturale, se la situazione lo permettesse.

Basta con il politichese.

È un dato di fatto che le anomalie di un comparto, come quello della scuola e di tutto ciò che ruota intorno ad esso, siano state evidenziate e amplificate dalla pandemia in tutti questi mesi.

Condividiamo totalmente la forte denuncia del Segretario Nazionale dell’Ugl Scuola, Cuzzupi, come nel resto d’Italia anche nel nostro territorio nulla o pochissimo è cambiato da un anno e mezzo a questa parte e la scuola, nel suo complesso, rischia di rivelarsi un boomerang pericoloso a livello di contagi nel presente e un flop terrificante per il prossimo anno scolastico: siamo arrivati a dichiarazioni di principio e interventi che non producono nulla se non un muro contro muro tra posizioni inconciliabili.

Serviva anche nel territorio materano un’azione decisa per aumentare il numero delle classi e, nel frattempo, strutturare organici, docenti e ATA definiti e certi.

A circa un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico non ci sono interventi strutturali e mirati alla sicurezza.

Nessun piano di edilizia scolastica, nessuna alternativa seria agli edifici scolastici, nessun sistema di aereazione negli istituti se non quello delle finestre aperte nei mesi invernali, il tutto mentre ancora si tergiversa sulla stabilizzazione del personale che ormai da anni fa questo mestiere e sul campo ha conquistato i titoli necessari.

Certo le vaccinazioni sono importanti e basilari, ma il resto, anche per le caratteristiche delle varianti del coronavirus, è fondamentale!

E questo senza affrontare il tema dei trasporti che è rimasto un problema senza soluzione e sul quale nessuno dei ministri interessati ha fornito elementi di novità.

L’Ugl da Matera non intende in alcun modo farsi complice di chi pensa di utilizzare la scuola come mezzo di gestione del potere.

Noi riteniamo che i lavoratori della scuola, gli studenti e le famiglie debbano essere tutelati al massimo e che il ‘valore vita’ sia al di sopra di ogni considerazione d’interesse“.