“Importante e decisiva per il rilancio dell’economia materana, l’iniziativa intrapresa a Roma nei giorni scorsi dal Governatore Bardi con il Ministro del Sud e della Coesione territoriale Mara Carfagna.
Il progetto di estremo interesse innovativo prevede la creazione a Matera di una Zona Economica Speciale di nuova generazione 4.0, destinata ad ospitare industrie culturali e creative.
La creazione di un nuovo e importante hub multidisciplinare riguardante la quasi totalità di attività nel settore artistico e culturale costituisce un passo in avanti determinante per lo sviluppo dell’intero settore, aventi riflessi economici rilevanti per tutta l’Italia meridionale”.
Lo sostiene il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Piergiorgio Quarto che aggiunge:
“Matera quindi, ancora il centro, il fulcro di iniziative culturali di grande portata.
La location individuata per l’interessante progetto è l’ex pastificio Padula, una enorme struttura abbandonata ormai al suo destino da oltre un ventennio.
Il recupero del vasto immobile collocato nel centro urbano cittadino gioverebbe a tutto l’hinterland zonale che riceverebbe pertanto in tempi brevi una notevole valorizzazione.
Matera opportunamente inserita in un contesto logistico strategico a poca distanza da Bari e dal suo aeroporto di Palese, raggiungibile in circa mezz’ora, riuscirebbe ancora meglio a ‘sfruttare’ con la Zes culturale il suo enorme patrimonio culturale.
La città infatti trarrebbe con questa operazione ulteriore linfa vitale per la sua vivacità culturale, le cui potenzialità sono dimostrate dall’ enorme flusso turistico fatto registrare in città quotidianamente.
La Zes Economica di matrice culturale costituisce un’idea geniale la cui portata apre orizzonti, scenari nuovi per l’economia cittadina, duramente colpita dal Covid e dai suoi effetti pandemici.
Dare infatti alle imprese materane la possibilità di poter usufruire di canoni e tariffe agevolate nell’ intera area di produzione considerata rappresenta un volano irrinunciabile per lo sviluppo e il benessere sociale di tutti i settori economici nevralgici dell’apparato urbano.
Occorre perciò affrettarsi per creare le basi operative dell’iniziativa, la cui finalità principale deve avere come obiettivo imprescindibile, la realizzazione di una politica ampia e profonda in sinergia tra strutture creative altamente tecnologiche i dalla valenza economica e strutture scientifiche.
Ad esempio, sarebbe opportuno creare una simbiosi operativa tra il centro di Geodesia Spaziale e il Distretto del Mobile imbottito.
I fondi indispensabili per la realizzazione dell’intera operazione devono essere attinti dal Recovery Plan e in particolare dal capitolo investimenti 1.1, le cui voci economiche vedono il Governo impegnato a favorire l’incremento di prodotti e servizi di matrice digitale appartenenti ad imprese creative-culturali.
Diventa doveroso rivolgere un plauso ad un certo modo di fare politica, determinato in particolare dallo spirito di intraprendenza del Presidente Bardi, opportunamente indirizzato ai bisogni del territorio e alle sue potenzialità di sviluppo”.