Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del consigliere comunale di Matera, Pasquale Doria:
“Si ha l’impressione che la delibera approvata all’unanimità lo scorso 13 maggio sia stata quasi rimossa.
È forse una delle ragioni di una falsa contrapposizione.
La Commissione temporanea speciale, voluta dal Consiglio comunale, non blocca e non promuove lavori sull’altopiano murgico.
Recepisce gli indirizzi della delibera di Consiglio comunale approvata all’unanimità lo scorso 13 maggio, condivisa ovviamente anche dal sindaco.
C’erano 30 giorni di tempo per la nomina della Commissione, che è stata formata con gli esponenti dei partiti presenti nella massima assemblea cittadina con successiva delibera di Consiglio del 31 maggio.
Una settimana dopo la prima riunione per la nomina del presidente.
È stato quindi cercato e trovato il personale verbalizzante e lo scorso 9 giugno sono stati chiesti al dirigente dei Lavori pubblici, sempre tenendo presenti le risultanze della delibera del 13 maggio, i documenti necessari per l’analisi politica (non tecnica che spetta alla struttura) attività di verifica cui è stata demandata la funzione della Commissione.
Si tratta di centinaia di pagine necessarie per qualsiasi giudizio, ma di non immediata reperibilità e sparse tra vari enti, Comune, Regione, Ente Parco, Soprintendenza, Ministero.
Il tutto è stato sistemato in un supporto magnetico a cura della Commissione (non tenuta a reperire almeno i documenti custoditi in via Moro) e quindi duplicato dal settore Lavori pubblici e consegnato in più copie alla segreteria della Commissione.
Nel frattempo, la Commissione ha continuato a lavorare sui documenti e ha già concluso gran parte della bozza della relazione finale, quella che sarà portata in approvazione in Consiglio comunale.
Una copia, una quarantina di pagine, può già essere condivisa anche con il sindaco.
Nelle prossime ore, intanto, si svolgerà una verifica sul campo con la raccolta di immagini di repertorio da comparare a immagini realizzate prima dell’inizio dei lavori.
Il sindaco, a quanto pare, vorrebbe accentrare nelle sue mani ogni decisione sul da farsi, ma così sconfesserebbe l’unanimità delle indicazioni discusse e concordate in aula.
Di più, ipotizza ritardi immaginari e il suo problema sembra soprattutto il presidente della Commissiobe, il quale ritiene invece che la complessità della materia non consiglia approssimazioni e superficialità.
Si andrà avanti in ogni caso con i lavori consultivi fino a quando non sarà necessario fermarsi per la pausa ferragostana, propria dell’intera attività legata al Consiglio comunale e alle sue varie commissioni.
Personalmente ne avrei fatto a meno, ovviamente non andrò comunque in ferie.
Ad ogni modo, si riprenderà a fine agosto con le ultime audizioni di tecnici, amministratori, esponenti di associazioni ed esperti anche esterni.
Concorreranno a completare, con i loro pareri, la relazione finale che verrà consegnata al Consiglio comunale per la discussione in aula e per le conseguenti risultanze e decisioni da adottare nel merito.
La Commissione, rappresentata da tutte le forze politiche del Consiglio, non si contrappone al sindaco con nessuno dei suoi componenti, tanto meno tramite il suo presidente, il cui impegno può essere certificato non solo dai consiglieri della Commissione, ma anche da altri volenterosi consiglieri, di maggioranza e di opposizione, che stanno assicurando il loro prezioso contributo alle attività in corso.
Di più, considerata la disponibilità a ogni forma di confronto, si fa davvero fatica a comprendere i termini di una polemica di mezza estate inattesa e men che meno costruttiva.
La Commissione è il luogo della verifica puntuale della documentazione certificata, non certo la sede di sentenze, men che meno sommarie.
Suona dunque strumentale ogni maldestro tentativo di addebitare alla Commissione qualsiasi responsabilità.
Come anticipato, pertanto, i lavori proseguono, serenamente“.