Dopo aver trascorso in orbita 2.375 giorni e 21 ore la stazione spaziale cinese Tiangong 1 è rientrata.
Lo ha reso noto il Joint Force Space Component Command (Jfscc) del Comando strategico degli Stati Uniti.
Nei giorni scorsi vi abbiamo più volte parlato dell’arrivo di questa stazione dallo spazio, previsto tra l’1 e il 4 Aprile.
Ieri l’Agenzia Spaziale Italiana ha sottolineato:
“All’interno di questo arco temporale, le finestre di interesse per l’Italia, al momento riguardano il potenziale coinvolgimento delle regioni: Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Rispetto alle ipotesi precedenti, invece, si possono escludere le regioni: Liguria ed Emilia Romagna.
La possibilità che uno o più frammenti della stazione spaziale Tiangong-1 possano cadere sul territorio italiano (terre emerse) corrisponde a una probabilità stimabile intorno allo 0,2%”.
Proprio nella nostra regione, precisamente a Matera presente l’occhio che ha monitorato il tragitto di questa stazione.
Il rientro nell’atmosfera della Tiangong 1 è avvenuto alle 2:16 italiane sul Pacifico meridionale, secondo i dati rilevati dalla rete di Sorveglianza spaziale che fa capo al Comando strategico Usa e grazie al coordinamento con la sorveglianza attiva in altri Paesi, come l’Italia, accanto a Canada, Australia, Francia, Germania, Regno Unito, Giappone e Corea del Sud.
La prima stazione spaziale cinese ha concluso così la sua storia.
