Per la prima volta dopo decenni il Comune di Pisticci attua un serio programma di manutenzione degli alberi comunali.
Ne dà notizia il Sindaco, Viviana Verri:
“Nelle ultime settimane molti cittadini si sono chiesti come mai siano stati abbattuti numerosi alberi nel territorio.
Il comune di Pisticci ha un patrimonio arboreo messo a dimora per lo più circa 40/50 anni fa senza un criterio tecnico agronomico che tenesse conto delle peculiarità del nostro territorio quindi dell’opportunità di scegliere una specie piuttosto che un’altra a seconda dell’area di impianto.
Ritroviamo infatti delle specie di altissimo fusto (platani, aceri, pini d’Aleppo e cipressi) in aree prossime all’edificato con conseguenze sui marciapiedi, strade e case.
Anche le essenze messe a dimora in ambito periurbano, in alcuni casi, hanno causato delle fortissime criticità poiché mai attenzionate da cure da 40 anni a questa parte.
Sono state innumerevoli in questi anni le richieste di intervento da parte dei cittadini di tutto il territorio relativamente a problematiche da risolvere sul verde urbano.
Richieste, queste, a cui abbiamo dato una risposta immediata dapprima monitorando la problematica, attraverso l’indispensabile consulenza di un agronomo, e poi intervenendo effettuando potature delle parti pericolose e abbattimenti di piante a rischio di caduta.
Ricordiamo che l’amministrazione comunale in diversi procedimenti giudiziari ha dovuto risarcire privati cittadini che sono stati danneggiati dall’attività radicale delle piante su muretti e impiantistica privata.
Occorre precisare che se all’occhio di un cittadino inesperto l’albero può sembrare vigoroso e forte, lo stesso, all’occhio di un professionista esperto è oggetto di pericolo.
Nessuna amministrazione ha mai realizzato un progetto di monitoraggio del patrimonio arboreo individuando criticità prima che queste diventassero un pericolo.
Ciò ha consentito di individuare tutte le piante che rappresentano un pericolo poiché a rischio schianto in situazioni metereologiche eccezionali.
Inoltre il progetto proposto dall’agronomo prevede, successivamente agli espianti, ed appena le condizioni metereologiche saranno favorevoli, un corposo reimpianto di essenze arboree scelte tra le specie autoctone.
La precedente amministrazione è stata indifferente alle tematiche del verde pubblico tant’è che ha mal gestito l’emergenza fitosanitaria del punteruolo rosso delle palme, non agendo in seguito ad un decreto ministeriale di lotta obbligatoria, non curando e non smaltendo in modo corretto i residui colturali e non ha provveduto alle opportune compensazioni paesaggistiche con nuovi impianti.
Ha di fatto effettuato sempre capitozzature piuttosto che potature.
Inoltre gli Amministratori che ci hanno preceduto dovrebbero spiegarci come mai non abbiano fatto redigere una relazione tecnica di un agronomo e non abbiano richiesto l’autorizzazione paesaggistica e della soprintendenza per l’espianto di circa 50 alberi in via San Giovanni Bosco (ordinanza sindacale n. 43 del 03 maggio 2016), ed inoltre se fosse davvero necessario intervenire con l’abbattimento dell’intero filare e se non ci fosse la possibilità di intervenire puntualmente sulle singole criticità.
Ci chiediamo con quale criterio scientifico i loro interventi di messa in sicurezza siano validi e quelli proposti da questa amministrazione no.
Abbattere un albero è sempre una scelta dolorosa, siamo tutti consapevoli dei benefici che le piante comportano.
Tuttavia, a guidarci in alcune scelte, è necessariamente il senso di responsabilità verso la cittadinanza.
Sarebbe stato elettoralmente più conveniente, soprattutto in prossimità delle prossime elezioni amministrative, non stanziare le risorse economiche necessarie all’esecuzione di questi lavori.
Ma amministrare significa decidere e prendersi responsabilità: in questo caso, anche alla luce dell’intensificarsi dei fenomeni meteorologici, di cui ormai abbiamo tutti contezza, si è deciso di agire per salvaguardare l’incolumità dei cittadini in maniera preventiva, senza dover aspettare fatti di cronaca che sempre più spesso i mezzi di comunicazione ci propinano.
Il tremendo nubifragio di ieri ha dimostrato che non è più possibile sottovalutare la forza e l’intensità degli eventi atmosferici.
Come amministratori abbiamo deciso di prevenire i problemi e non di inseguirli, di attuare soluzioni e di non essere ambigui nelle scelte.
Per noi amministrare significa avere coraggio, avere il coraggio di prendere decisioni impopolari, soprattutto quando legate alla sicurezza dei cittadini“.