Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato giunto alla nostra Redazione.
La UILTUCS Basilicata per il tramite del suo legale ha portato all’attenzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per proprie valutazioni ed eventuali azioni di competenza l’intera vicenda sull’appalto relativo agli “Screening Oncologici”.
Come UILTUCS da mesi abbiamo fatto emergere che le strutture sanitarie lucane preposte agli screening sono state inadempienti, nonché vi sono state vicende poche chiare sul cambio di appalto che saranno gli organi competenti già interessati nei mesi scorsi e da oggi anche l’ANAC dovrà accertare.
Il che ha significato che da circa un anno e mezzo che il servizio non è stato espletato in maniera adeguata, con ingenti danni per i lavoratori di questo settore che sono stati in cassa integrazione e per gli utenti: circa 30.000 donne lucane aspettavano di essere sottoposte ad un controllo che, se effettuato tardivamente, può comportare, non solo gravi danni alla salute, ma addirittura esiti letali.
La UILTUCS di Basilicata ha da sempre chiesto norme più severe di quelle attualmente previste in materia di appalti, settore che facilmente si presta a storture e infiltrazioni criminali a danno dei diritti e della legalità ma soprattutto è preoccupata sul silenzio che aleggia riguardo all’istituzione della DIA in Basilicata che avrebbe, un ruolo specifico sul controllo degli appalti, soprattutto con le risorse del PNRR ormai prossime in Basilicata, perché come disse Giovanni Falcone segui i soldi e troverai la mafia.
Ecco perché il Governo e la politica nazionale decidano in fretta e non lascino la Basilicata isolata ed istituiscano subito la DIA.
Alla luce di tutte queste ragioni, oggi più che mai abbiamo messo in campo una vigilanza sul sistema degli appalti utilizzando tutti gli strumenti legali a nostra disposizione, ed a tal proposito ribadiamo che abbiamo creato anche uno sportello dedicato, affinché si possa vigilare sulla congruità e sulla trasparenza degli appalti per tutelare al meglio i lavoratori del comparto dei servizi.
Non possiamo infatti pensare di aver assolto il nostro compito garantendo continuità di lavoro, retribuzione e contribuzione al lavoratore, ma dobbiamo pensare anche alla qualità del lavoro, alla professionalità, alle condizioni lavorative ed al benessere di tutta la popolazione lucana.