I genitori degli alunni dell’Istituto comprensivo n. 1. Lorenzo Milani di Policoro sono sul piede di guerra.
In una lettera inviata alla dirigenza scolastica e al sindaco Enrico Mascia si legge:
“La sottoscritta Di Matteo Carmela rappresentante della classe 5°C , in rappresentanza di un nutrito numero di genitori degli alunni dell’Istituto comprensivo n. 1. Lorenzo Milani, di Policoro, considerato il perdurante stato di disagio causato dal mancato reperimento di idonei spazi scolastici ove consentire lo svolgimento delle lezioni per l’imminente anno scolastico in piena serenità e in ambienti igienicamente idonei e salubri, il tutto nonostante le continue rassicurazioni provenienti dall’amministrazione, dichiarano il loro stato di agitazione e comunicano di essere pronte ad ogni forma di protesta necessaria per far valere il diritto alla salute ed allo studio di tutti i ragazzi, incluso, qualora necessario, il rifiuto a far iniziare l’anno scolastico ai propri figli.
Con la presente i genitori e i docenti delle classi quinte ubicate in palestra nel corrente anno scolastico, segnalano evidenti e significativi disagi e disservizi legati alla sicurezza e ai rischi per la salute e per l’integrità psico-fisica degli alunni derivanti dall’utilizzo e dalla condivisione di tali spazi di lavoro.
La difficoltà acustica, legata ad un isolamento assolutamente inconsistente delle pareti, con produzione di eco e rimbombi, non permette di svolgere con serenità ed efficacia le lezioni.
A causa di ciò i bambini spesso lamentano, oltre alle evidenti difficoltà di comprensione, mal di testa e affaticamento.
Le condizioni termiche sono anch’esse non sufficientemente adeguate attraverso l’utilizzo dei condizionatori sia in periodi freddi che in periodi caldi, in quanto dovendoli tenere sempre accesi (in relazione anche al ricambio d’aria legato alle condizioni igienico sanitarie del covid) questi creano un’ambiente non salubre e idoneo attraverso la produzione di un’aria artificiale, in presenza anche di una scarsa e limitata aerazione naturale.
I bagni presentano anch’essi una situazione deficitaria, in virtù di un’inadeguata presenza di servizi igienici in rapporto agli alunni presenti nella struttura, dell’assenza di acqua calda e di riscaldamento e di condizioni generali a dir poco vetuste e bisognose di adeguamento e ammodernamento.
A tal proposito si comunica, inoltre, che lo spazio centrale d’ingresso, dove principalmente i collaboratori sostano e prestano il loro operoso e solerte servizio, è privo di qualsiasi riscaldamento, con situazioni oggettive di grande difficoltà e disagio, in special modo nel periodo invernale.
Si precisa infine, a titolo esemplificativo, che una classe, la 5°C, presenta tre casi di sostegno al suo interno.
E’ assolutamente evidente come per tali bambini soprattutto, ma anche per tutti gli altri, questa situazione generale non crei assolutamente la serenità e la tranquillità per poter gestire le situazioni di lavoro nel modo più produttivo ed efficace, in ambito didattico e di rapporto educativo.
Alla luce di quanto suindicato si chiede che le classi coinvolte non continuino più l’anno prossimo a lavorare in tale struttura, dopo un anno così disagevole e faticoso per quanto riportato”.