Il reddito di cittadinanza rappresenta un sostegno economico per circa un milione di nuclei familiari che si trovano a vivere in condizioni economiche precarie.
Pur essendo finito più volte al centro del dibattito politico, oggi rappresenta un aspetto fondamentale su cui il governo ha deciso di investire, con l’obiettivo di aiutare economicamente alcune categorie.
Come si legge su trend-online “il Presidente del Consiglio Mario Draghi, ha approvato una serie di modifiche e di cambiamenti che porteranno grandi novità proprio in merito al riconoscimento del reddito di cittadinanza.
Il nuovo scenario prevede che il reddito di cittadinanza potrà essere interessato da un aumento relativo agli importi, grazie all’approvazione e all’entrata in vigore di un nuovo bonus famiglia, ovvero un contributo economico riconosciuto nei confronti dei nuclei familiari che hanno almeno un figlio di età anagrafica inferiore di diciotto anni.
Non solo, il reddito potrà anche essere contraddistinto da un aumento nei confronti di quei cittadini che decideranno di avviare un’attività imprenditoriale di tipo autonomo, mediante l’approvazione del bonus addizionale.
Per quanto concerne, invece, la questione degli importi e del calcolo dell’aumento che andrà ad aumenteranno effettivamente l’ammontare del beneficio del reddito di cittadinanza, anche in questo caso occorre differenziare i due possibili aumenti in base alle disposizioni normative.
- Per l’auto-imprenditorialità
Il decreto numero 115 datato il 15 maggio 2021, che ha portato all’introduzione e alla strutturazione del beneficio addizionale per l’auto-imprenditorialità, porta la possibilità di ottenere mediante un’unica soluzione un importo maggiorato del reddito di cittadinanza, nei limiti fissati al valore di 780 euro al mese, per ben sei mensilità, dunque per un ammontare complessivo pari a 4.680 euro.
- Per l’assegno unico universale
In secondo luogo, la Legge di Bilancio 2021 ha di fatto determinato l’entrata in vigore avvenuta soltanto durante gli ultimi mesi in maniera temporanea dell’assegno unico universale.
Il calcolo dell’assegno unico sarà generalmente effettuato prendendo come punto di riferimento quello legato al valore ISEE relativo al proprio nucleo familiare, in quanto sono previsti importi a partire da 167,50 euro per ogni figlio (per le famiglie con uno o due figli), fino a 217,80 euro (per le famiglie più numerose), con importi progressivamente ridotti nei casi in cui il valore ISEE delle famiglie superi i 7 mila euro fino ad azzerassi fino a 50 mila euro.
Per quanto concerne i percettori del beneficio del reddito di cittadinanza, potrà essere ricevuto comunque l’assegno unico, ma con importi ridotti, il cui calcolo viene effettuato sottraendo la quota del reddito di cittadinanza dall’importo teorico, in base anche alla scala di equivalenza.