Si del Comitato tecnico scientifico alla riapertura delle discoteche ma con “gradualità” e in zona bianca.
Poiché queste attività, spiega subito il Comitato tecnico scientifico:
“si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus, i parametri sono molto stringenti.
Le capienze saranno al 35% al chiuso e al 50% all’aperto compreso il personale dipendente.
Prescritto l’utilizzo della mascherina chirurgica in tutti i momenti ad eccezione del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso”.
Si tratta di un via libera fortemente contestato dai gestori che parlano di “condizioni non favorevoli”.
Se il governo confermerà l’indicazione del Cts, alle sale da ballo si dovrebbe accedere:
“attraverso un meccanismo di registrazione che consenta un eventuale tracciamento e solo in presenza di green pass valido.
Richiesta la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo d’aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo dell’istituto superiore di sanità.
Previsto l’uso obbligatorio dei bicchieri monouso, la garanzia della possibilità di frequente igienizzazione delle mani oltre che la pulizia e la sanificazione dei locali”.
I parametri vengono contestati dal Silb, il sindacato dei gestori.
Il presidente Maurizio Pasca dichiara:
“Non sono favorevoli, perché incideranno sui costi, mi auguro che in sede di Consiglio dei ministri si possano rivedere le percentuali sulla capienza nei prossimi giorni.
Altrimenti in queste condizioni per molti sarà difficile riaprire.
È ridicolo.
Se ho un locale da 1000 persone e ne posso mettere dentro solamente 350 compreso il personale come copro i costi?
Sui mezzi pubblici locali, dice ancora, la gente è accalcata e, a differenza di quanto si farebbe nei locali, non è necessario avere il Green pass.
E poi perché all’aperto solo il 50% mentre gli impianti sportivi hanno una capienza più elevata?
Non ho parole, voglio sapere su quali dati scientifici si basano”.
Bisognerà attendere la decisione della cabina di regia del Governo in vista di un probabile Consiglio dei ministri Giovedì prossimo e quindi di un nuovo decreto che conterrà anche l’aumento, come già annunciato, sulla capienza di cinema, teatri, sale da concerto e anche impianti sportivi all’aperto e al chiuso.