“Legittimi gli apparecchi di rivelazione della velocità del Comune di Pomarico“.
E’ quanto ha riconosciuto il Tribunale di Matera, come precisa l’Amministrazione:
“I fatti. Negli ultimi tempi erano cresciuti a dismisura i ricorsi avverso i verbali di contestazione della violazione dei limiti di velocità, rilevata con apparecchi installati dal Comune di Pomarico sulla SS7 e accolti da sentenze dei Giudici di pace di Matera, fondate su una presunta carenza di valida autorizzazione degli strumenti utilizzati.
Questo giudizio era fondato su un’interpretazione parziale e distorta delle norme del Codice della strada e di successive leggi, da parte dei giudici di pace, che ritenevano non conforme a legge il titolo di detenzione delle apparecchiature impiegate nell’accertamento della violazione dei limiti di velocità e non valida l’ <> di cui sono munite, come nella quasi totalità dei casi in Italia, ma necessaria ed insostituibile la cd. << omologazione>>.
A fronte di tale situazione il Comune di Pomarico, acquisito un parere legale che confermava la legittimità dell’operato dell’amministrazione, dalla primavera scorsa ha proposto appello al competente Tribunale di Matera avverso le sentenze dei Giudici di Pace. Il Tribunale si é pronunciato accogliendo la tesi sostenuta dall’Ente.
In particolare, il Tribunale di Matera ha depositato le sentenze nn. 691, 692, 693 e 696 con le quali, accogliendo gli appelli proposti, ha stabilito: che gli apparecchi in questione sono validamente utilizzati se approvati od omologati.
Inoltre, con la sentenza n. 691/21, ma già in precedenza con la n. 678/21, il Tribunale di Matera ha riconosciuto che il Comune di Pomarico rispetta i requisiti di legge detenendo gli apparecchi di misurazione della velocità con un valido titolo, costituito dal contratto di noleggio stipulato a seguito di rituale gara d’appalto”.
Il sindaco Mancini, dopo aver conosciuto il contenuti delle sentenze, ha dichiarato:
“L’azione del comune é stata sempre diretta ad assicurare la sicurezza del traffico e quindi l’incolumità delle persone e – come ritenevamo – é risultata pienamente legittima, a conferma di un operato scrupoloso e ponderato, svolto nel solo interesse pubblico.
Dopo queste sentenze vogliamo augurarci che si ponga fine a ogni strumentalizzazione e che tutti abbiano realmente a cuore la tutela dei cittadini utenti e consumatori, evitando illusioni, che finiscono per tradursi in spese e oneri aggiuntivi, inflazionando inutilmente e artificiosamente la già appesantita macchina giudiziaria.
Il Comune continuerà ad agire, come sempre, solo ed esclusivamente nell’interesse pubblico e della collettività”.