Alessandra Pia Servedio è una piccola, grande danzatrice lucana in erba che, grazie all’aiuto della sua maestra, Michela Galgano, e alle sue innate doti fisiche e comunicative, nello scorso mese di Marzo ha effettuato l’audizione presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano.
Nata a Melfi nel 2007, residente a Genzano di Lucania, frequentante la V classe della scuola elementare “De Marinis”, allieva della scuola di danza “C.E. F. Gentianum” diretta da Maria Assunta Muscio.
Le sue straordinarie doti, le hanno concesso di essere ammessa al primo corso “ballerini professionisti”, con altri soli allievi 22, provenienti sia dalle regioni italiane che dai Paesi esteri, soprattutto Ucraina e Russia.
A Giugno, l’ultimo step di 12 giorni, durante i quali avrà modo di esprimersi nel modo in cui le riesce meglio: danzando.
Il talento, la volontà, la forza di raggiungere l’obiettivo ed il percorso iniziato e da compiere fino in fondo, sono stati ingredienti essenziali per la effettiva realizzazione dei suoi sogni, senza, tuttavia, dimenticare l’importanza del duro e fermo supporto genitoriale.
Vincenzo ed Emilia Zotta, infatti, confermano il grande attivismo mostrato fin dai primi anni di vita da Alessandra Pia e le sue doti di piccola atleta che sin da subito si sono fatte largo nel mondo.
A Milano è stata sottoposta alla prova del “livello” per constatare la perfezione delle sue linee, anche questa una caratteristica che le ha concesso di incanalare le sue attenzioni verso la sua naturale propensione al balletto classico.
Il consigliere Pace, ha accettato di buon grado la segnalazione per un encomio ufficiale ed istituzionale in merito al talento lucano da parte di “Porta coeli international art gallery and academy” di Venosa e ha subito parlato di:
“Un particolare minuscolo ma che diviene grande e possente: l’emulazione.
È proprio l’emulazione che ha spinto Alessandra e lo stesso accadrà per altri che vorranno seguire il suo esempio, che può e deve condurre anche una regione piccola come la Basilicata a partire per un lungo viaggio fatto di studio e di abnegazione.
Come possiamo leggere nell’ultimo libro di Rosario Livatino: ‘dietro un grande risultato guarda il volto che l’ha prodotto’.
Il volto di chi è capace di intuire la bontà delle opportunità spesso recondite ma esistenti, il volto di un genitore che sa scoprire e nella Bibbia, non dimentichiamolo, esiste eccome il tema dei Talenti, della bravura incommensurabile del figlio che lo rende partecipe e protagonista di una giostra che gira, distribuendo ricchezza ed orgoglio ad una intera terra e ad una popolazione non più attonita, bensì consapevole delle possibilità concrete che non fanno altro che tradurre una grande passione in una grande opportunità.
Misurarsi con il tempo significa dare ampio sfogo alla dedizione ed ad una inclinazione, che è riduttivo definire talentuosa, lungo un cammino difficile, ma di qualità.
È questa l’emigrazione positiva che custodisce in sé gli strumenti per scalare vette impensabili”.
Un sincero augurio al nostro asso della danza, Alessandra Pia: che tu non possa mai perdere l’innocenza che ti contraddistingue e l’amore per quello che coltivi ogni giorno con tanto sacrificio.