Dire “no” ai fascismi e alla violenza e “si” al lavoro, alla sicurezza, ai diritti, alla democrazia.
È questo il significato della grande manifestazione antifascista organizzata da Cgil, Cisl e Uil domani 16 ottobre a Roma in piazza San Giovanni dopo l’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil sabato scorso.
Il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, spiega:
“Un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia.
Il sindacato è luogo di partecipazione, di rappresentanza.
Le centinaia di Camere del Lavoro sparse su tutto il territorio italiano sono da sempre presidi di democrazia e pertanto inviolabili.
Dalla Basilicata partiranno 15 pullman della Cgil: dirigenti sindacali, iscritti, attivisti, semplici cittadini, che uniti chiederanno con forza che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano sciolte, così come previsto dalla legge.
È il momento di affermare e realizzare i principi e i valori della nostra Costituzione.
L’attacco di sabato ha purtroppo aperto definitivamente un varco dando seguito ad altri episodi in diversi territori regionali: dall’attacco hacker al sito istituzionale della Cgil nazionale che conferma, se ancora fosse necessario, la premeditazione dell’assalto fascista di sabato scorso, al manifesto che usa la svastica con il simbolo della Cgil affisso nella sede dell’Atm a Milano, fino alla bottiglia incendiaria trovata davanti all’ingresso della Cgil di Jesi.
In questi giorni anche le sedi dei sindacati confederali della Basilicata sono state presidiate dalle forze dell’ordine, che hanno intensificato i controlli su ordine dei prefetti, che noi ringraziamo.
Ma ovviamente non basta.
Il Paese sta attraversando una delicatissima fase in cui il disagio sociale, acuito dalla pandemia, allarga le maglie dell’illegalità nelle quali spesso, come dimostrano i fatti di sabato scorso, si annidano le organizzazioni neo fasciste che in questa parte della società fanno proseliti.
Ecco perché serve maggiore assunzione di responsabilità da parte del governo, atti concreti che vadano oltre la solidarietà.
Noi non ci faremo intimidire e domani saremo in piazza, a Roma, in difesa dei lavoratori e della lavoratrici, dei diritti, della libertà, della nostra Costituzione, della democrazia”.