Da un minimo di 50 euro a circa 180 euro per ogni figlio, con una maggiorazione dal terzo figlio: è l’importo dell’assegno unico che dovrebbe essere fissato, a quanto si apprende da fonti ministeriali, dal decreto attuativo atteso in un Consiglio dei ministri della prossima settimana.
La misura era attesa per lo scorso Luglio, però il governo ha poi optato per adottare un anticipo “ponte” in attesa di mandare a regime la misura.
Momento che, a quanto viene spiegato su Repubblica, “dovrebbe scattare con il prossimo Marzo: da Gennaio 2022 dovrebbero partire le domande, e da Marzo le prime erogazioni.
L’assegno sarà calcolato sulla base dell’Isee (l’indicatore che fotografa la situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie) e andrà dai 50 euro per i redditi più alti – e per chi decida di non presentare Isee – fino ai 180 euro per i più bassi, che dal terzo figlio in poi potranno arrivare fino a circa 250-260 euro per ogni figlio.
Ci sarà inoltre una maggiorazione se entrambi i genitori lavorano, una premialità voluta dalla ministra della Famiglia Elena Bonetti per spingere il lavoro femminile.
Circa la metà delle famiglie italiane dovrebbe avere diritto all’importo massimo, secondo quanto si stima al ministero sulla base dei dati dell’Istat secondo i quali circa la metà delle famiglie italiane ha un Isee fino a 15mila euro”.