Maria Anna Fanelli, Referente degli Stati Generali delle Donne e Consigliera Nazionale ANDE, Presidente ANDE Potenza domani alle ore 17:30 interverrà e porterà il Suo contributo a Montalbano Jonico (MT) all’inaugurazione di uno Slargo, che porterà il nome di Rachele Cassano.
Iniziativa questa di Toponomastica femminile proposta al Comune di Montalbano Jonico proprio da Maria Anna Fanelli con il suo studio “Ancora tracciati al femminile” per ricordare nella Toponomastica il valore e i saperi storico-civili delle donne lucane, Campagna questa avviata dal Maggio 2021 con la richiesta, non solo al Comune di Montalbano Jonico, ma anche a tutti i Comuni della Basilicata di denominare vie, viali, piazze, larghi, parchi, giardini, spazi pubblici… soprattutto alle donne lucane, che hanno portato un significativo contributo in politica.
Proprio a tale proposito, segnalava al Sindaco di Montalbano Jonico Piero Marrese e all’Assessora Ines Nesi la necessità di dedicare uno spazio pubblico a Rachele Cassano, donna liberale che difese strenuamente gli ideali repubblicani del 1799 partecipando intensamente alla vita politica della sua comunità.
Ventenne nel ’99 avviò a casa sua una “sala patriottica”, ossia un circolo dove i patrioti del luogo si riunivano e organizzavano la propaganda repubblicana.
Pare fosse profondamente ostile verso la dinastia borbonica per le sopraffazioni commesse dai funzionari reali sul popolo.
Terminata l’esperienza repubblicana si rifugiò in casa del cognato Carlo Trojli, che era rimasto fedele al Governo borbonico, così evitò il Carcere.
Sostenitrice, quindi, delle libertà repubblicane si pone ancora oggi quale esempio da ricordare, non solo alle cittadine e ai cittadini di Montalbano Jonico, ma anche in tutto il Territorio regionale.
Maria Anna Fanelli, in questa occasione, auspica che il positivo esempio di toponomastica femminile, promosso dal Comune di Montalbano Jonico e in particolare dal Sindaco Piero Marrese e dall’Assessora Ines Nesi venga seguito e attuato negli altri Comuni della Basilicata, affinché la storia delle donne lucane sia recuperata e divulgata senza ulteriori discriminazioni di genere, in quanto storia fatta da donne e uomini.