Sostiene l’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo ricordando che “nell’ambito delle azioni per la programmazione delle risorse del Po Fesr Basilicata 2014-2020, destinate al sostegno delle imprese, sono stati stanziati circa due milioni di euro per le aree interne del Marmo-Platano, Alto Bradano, Montagna Materana, Mercure-Alto Sinni-Val Sarmento:
“I primi interventi decisi dai Ministri della Cultura Franceschini e del Turismo Garavaglia per attuare progetti di riqualificazione dei centri storici e di valorizzazione turistico-culturale in piccoli comuni del Sud, con finanziamenti assegnati a sei comuni lucani:
- Pietrapertosa (PZ),
- Calvello (PZ),
- Guardia Perticara (PZ),
- Sasso di Castalda (PZ),
- Valsinni (MT),
- Montalbano Jonico (MT),
trovano forte sintonia nel Piano Strategico Regionale che contiene uno specifico Progetto Aree Interne.
I beneficiari del finanziamento sono le piccole e medie imprese dell’area interna individuati come i soggetti protagonisti della ripresa.
Nella nuova stagione di programmazione, aperta nel dopo-Covid 19, la questione delle aree interne si è ulteriormente articolata.
In particolare, la SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne) è passata da una fase sperimentale a strutturarsi come componente delle politiche strutturali nazionali.
Con il Piano Strategico riteniamo che debba essere riportato in evidenza che nelle aree interne regionali si sono andati accumulando, grazie agli enormi investimenti pubblici sia dell’intervento straordinario che degli interventi del dopo terremoto 1980, capitali fissi sociali e produttivi e rese disponibili risorse ambientali e territoriali di cui oggi viene trascurata frequentemente la stessa conoscenza.
Nella fase attuale è dunque quanto mai necessaria un’operazione di ricognizione e di valutazione economica dei capitali e delle risorse già disponibili e di quelle che possono essere rese disponibili con gli interventi di completamento e/o di sola manutenzione straordinaria.
Inoltre, le aree interne della Basilicata, come quelle delle regioni meridionali, proprio in ragione delle caratteristiche geografiche e della localizzazione, in esse diffusa, di infrastrutture e di risorse disponibili, sono oggi ‘utili’, più che nel passato, per accelerare l’avanzamento di scenari di integrazione interregionale.
Per questa ragione l’utilizzazione a fini di sviluppo economico dei capitali e delle risorse già disponibili e non utilizzate è oggi passaggio strategico sia per rilanciare il ciclo di espansione della base produttiva, avviata nel secondo dopoguerra ed interrotto negli ultimi due decenni, sia soprattutto per evitare l’avvitamento delle strutture di formazione dei PIL regionali intorno ad attività non di mercato, quali le attività di produzione di beni e servizi non vendibili, piuttosto che sull’espansione delle attività di mercato, quali le strutture di produzione di beni e servizi vendibili.
All’interno di questa nuova strategia della Giunta Bardi il contrasto allo spopolamento e la rivitalizzazione dei centri storici come attrazione turistica sono gli obiettivi prioritari che intendiamo perseguire a partire da una concertazione più efficace con il Governo attraverso i progetti specifici del Pnrr”.