Rallenta il contagio covid in Italia.
È quanto emerge dai dati del monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità sull’andamento del pandemia nel nostro Paese.
Secondo il report pubblicato oggi, venerdì 28 gennaio, nella settimana 5 gennaio 2022 – 18 gennaio 2022, l‘Rt è sceso infatti a 0,97, sotto la soglia critica di 1.
Nel dettaglio, Rt medio calcolato sui casi sintomatici, pari a 0,97, ha avuto un range da 0,86 a 1,18, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica.
Stessa situazione per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt a 0,96 (con range 0,94-0,99) al 18/01/2022. Si osserva inoltre una diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale che si attesta ora a 1823 ogni 100.000 abitanti nel periodo da 21/01/2022 al 27/01/2021, in netto calo rispetto ai 2011 ogni 100mila abitanti del settimana precedente.
Calano anche le occupazioni di terapie intensive e aree mediche.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 16,7% contro il 17,3% del settimana precedente.
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale invece è al 30,4%, rispetto al 31,6% della passata rilevazione giornaliera.
Nell’ultima settimana quattro Regioni/PPAA sono classificate a rischio Alto ma di queste ben tre lo sono a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati.
Altre 9 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio Moderato.
Tra queste, tre sono ad alta probabilità di progressione a rischio Alto.
Infine 8 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.
Secondo gli indicatori delll’Iss, 15 Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza.
Quattro Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
Come si apprende la report:
“Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (652.401 vs 658.168 della settimana precedente).
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (18% vs 15% la scorsa settimana).
È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% vs 41%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% vs 44%)”.
Questa la situazione della Basilicata, secondo i dati più significativi diffusi dalla Fondazione Gimbe:
“Dal 19 al 25 gennaio si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per centomila abitanti (3.134) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (36,8%) rispetto alla settimana precedente.
Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (24%), mentre sono sotto soglia quelli in terapia intensiva (7,6%) occupati da pazienti covid-19″.