“Lu santo jullare Francesco” è il monologo di Dario Fo e Franca Rame che Mario Pirovano porta in scena venerdì 30 giugno, alle ore 20.30, nel chiostro di San Domenico a Ferrandina.
La Compagnia teatrale Fo-Rame, con il patrocinio dell’amministrazione, presenta un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco, frutto delle ricerche di Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura 1997.
Un ritratto inedito del più straordinario innovatore del pensiero cristiano, per parlarci dei grandi temi che attraversano la società contemporanea.
“Lu Santo Jullàre Françesco” è un monologo in cui prende vita un’intera serie di personaggi dell’Italia medievale: Papi e Cardinali, soldati sui campi di battaglia, contadini e venditori al mercato, monaci e cavapietre.
La realtà storica e la tradizione popolare si intrecciano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita di Francesco: la richiesta di approvazione della Regola al Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, l’incontro con il lupo, la malattia agli occhi.
Lavorando su leggende popolari, su testi canonici del Trecento e su documenti emersi negli ultimi cinquant’anni, Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di san Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Del resto era lo stesso Francesco a definirsi “jullare di Dio”, e questo proprio negli anni in cui l’imperatore Federico II promulgava un editto contro i “Joculatores” considerandoli buffoni osceni.
Mario Pirovano, sul modello di Fo, porta avanti la tradizione degli antichi narratori e giullari di ogni paese che si servivano soltanto della voce e del gesto per conquistare l’attenzione del pubblico.
Dario Fo ha detto di lui:
“Mario Pirovano è un autodidatta di grandi qualità espressive.
Per anni è stato ad ascoltare le mie esibizioni, ha seguito le lezioni e le dimostrazioni che davo ai giovani attori.
Alla fine ha assimilato come un’ idrovora tutti i trucchi e la “sapienza” del mestiere al punto da poter arrivare ad esibirsi da solo con grande successo.
Personalmente ho assistito ad una sua esibizione nell’Università di Firenze, facoltà di lettere.
L’ho trovato eccezionale. Soprattutto non mi faceva il verso, non mi imitava. Dimostrava una propria carica del tutto personale, una grinta di fabulatore di grande talento”.
L’ingresso allo spettacolo è libero.