A Matera iniziate le celebrazioni per il 76° anniversario della festa della Repubblica.
Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, dice in proposito:
“Oggi è un giorno importante per noi tutti italiani.
Il 2 giugno 1946 segna il passaggio ad una condizione di libertà.
Oggi sia festa per tutti ma sia anche il momento per ricordare i valori delle regole della Costituzione e dei Simboli della nostra amata Repubblica Italiana.
Buona festa!“.
Ecco uno dei passaggi del discorso pronunciato oggi dal presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, in occasione delle celebrazioni del 2 giugno:
“Il 2 giugno festeggiamo il compleanno dell’Italia repubblicana ma anche la celebrazione di una vittoria, quella della dignità umana e della libertà.
La guerra in Ucraina ci conferma che la libertà non è acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve”.
Oggi, 2 giugno 2022, ricorre il 77 ° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana che, il 2 e 3 giugno 1946, dopo un’estenuante guerra e una lunga dittatura si dava una nuova forma di governo con un referendum aperto a tutti, in cui prevalse per scelta popolare con oltre due milioni di voti la forma repubblicana su quella monarchica.
È un po’ quindi il compleanno dell’Italia repubblicana, di un’Italia già da tempo unita ma che solo allora, dopo due guerre mondiali e la caduta del fascismo, seppe risorgere con uno slancio d’orgoglio e riprendere con decisione e con forza le redini del proprio destino dandosi una moderna e rinnovata forma di governo che è garanzia ancora ai nostri giorni di democrazia.
Fu infatti questo un risultato così grande e una conquista così importante per la storia d’Italia che i Padri costituenti lo vollero consolidare fermamente nella Carta costituzionale introducendo l’ultimo articolo, il 139°, il quale recita che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione.
La Festa della Repubblica è la celebrazione di una vittoria.
Quella della democrazia su cui si fonda la nostra storia costituzionale dal 1946.
Con essa si intende commemorare un successo, l’affermazione della dignità umana e della libertà come orizzonte del nuovo ordinamento.
Il 2 giugno si celebra una giornata dal profondo valore civico, che si caratterizza per la solennità e la voglia di partecipazione.
Quest’anno la manifestazione assume particolare valore, poiché si svolge dopo due anni di fermo imposto dal Covid, nel pieno della crisi internazionale causata dalla guerra in Ucraina che ci conferma che la libertà non è acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve.
Questo impegno vale ovunque.
In Europa come in Italia“.