Il 4 Novembre 2019, alle ore 11:00, in Piazza Vittorio Veneto, a Matera, si è svolta la cerimonia per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, organizzata dalla Prefettura e dal Comando Provinciale Carabinieri di Matera.
Tra le autorità presenti: il Prefetto di Matera, Dott. Demetrio Martino, le Autorità civili, militari e religiose, nonché le varie Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Nella circostanza, il Prefetto e i Comandanti Militari e dei Corpi di Polizia, alla presenza di tutte le Autorità, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e della cittadinanza, hanno commemorato i Caduti con la deposizione di due corone, dapprima al cippo di via Lucana e, successivamente, al Monumento ai Caduti di Piazza Vittorio Veneto.
Durante la celebrazione, è stato schierato un reparto di formazione composto da una rappresentanza delle Forze Armate, della Guardia di Finanza, dei Corpi di Polizia, C.R.I., VV.FF. e da volontari delle Associazioni Nazionali dei Carabinieri e della Polizia di Stato; è stata, inoltre, data lettura dei messaggi inviati dal Capo dello Stato e dal Ministro della Difesa a cui sono seguiti gli interventi dei rappresentanti della Consulta Studentesca e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, del Presidente della Provincia e del Sindaco di Matera.
Al fine di garantire l’interazione con la cittadinanza e le scolaresche, il Comando Provinciale Carabinieri di Matera è stato aperto al pubblico negli orari 09:00 – 13:00 e 16:00 – 19:00.
Nella circostanza, i visitatori hanno potuto osservare da vicino i veicoli e le apparecchiature in dotazione all’Arma, nonché visionare filmati istituzionali.
Inoltre, allo scopo di favorire la partecipazione della popolazione e delle scolaresche, il “Museo storico dei cimeli di guerra”, allestito presso l’Associazione Invalidi e Mutilati di Guerra, in via Francesco D’Alessio 52, sarà visitabile per il tutto il mese di Novembre, nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì, dalle ore 10:00 alle ore 12:00.
Queste le dichiarazioni del Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggeri:
“Grazie al sacrificio di coloro che hanno combattuto e che sono caduti in guerra, oggi quella che veniva definita un’espressione geografica si è trasformata in una Nazione.
Quei giovani sono morti per affermare tre principi che dobbiamo portarci addosso come responsabilità: l’unità del Paese, la costruzione della pace e la costruzione del futuro.
L’episodio storico del nostro Risorgimento che da bambino più mi ha segnato è stato quello dei Martiri di Belfiore: giovani lombardo-veneti che morirono per gli stessi obiettivi e gli stessi ideali per cui si sono sacrificati i nostri concittadini.
Quell’episodio della nostra storia deve farci riflettere di fronte alle rivendicazioni egoistiche territoriali di chi vuole spezzare l’Unità del Paese.
Non è per questo che sono morti i nostri soldati.
Si sono sacrificati per ricomporre l’Unità di uno Stato e per ristabilire il senso ed il valore della Pace.
In pace i figli seppelliscono i padri, in guerra i padri seppelliscono i figli: questa è la follia che ancora oggi nonostante gli insegnamenti della storia continua ad essere presente nel nostro Mediterraneo.
Di fronte a tutto questo non possiamo che esprimere condanna e disagio”.
Di seguito alcuni momenti della cerimonia.