Oggi, Domenica 27 Gennaio, ricorre la Giornata della Memoria, in ricordo di tutte le vittime della Shoah; molti gli eventi organizzati a Matera e Provincia.
Di seguito gli eventi a Matera per la Giornata della memoria.
- Casa Cava:
“Non c’è futuro senza memoria, non c’è memoria senza futuro.” È questo il titolo dell’iniziativa in occasione della Giornata della Memoria che si è tenuta a Matera, alle ore 10:30 presso Casa Cava, (via San Pietro Barisano).
La cultura come opportunità di futuro e come leva per l’integrazione, sono i messaggi lanciati dalla città di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019.
Durante l’evento è intervenuto il senatore Maurizio Martina (ex Ministro Agricoltura) introdotto dalla senatrice Simona Malpezzi.
Il senatore con un post su Facebook aveva fatto sapere:
““Mi hanno sputato in faccia perché pensavano fossi ebrea”.
Questa frase è di una professoressa, aggredita così a Roma. L’episodio è di ieri.
Se si dimentica l’orrore, aumenta il rischio che ritorni in forme nuove. Ma noi non dimentichiamo, noi ricordiamo.
Oggi siamo a Matera assieme a tante e tanti per riflettere su ciò che è stato, sulla cultura e sull’impegno necessario. Perché senza memoria, non c’è futuro”.
Durante l’evento ha poi aggiunto:
“Sono qui oggi a Matera perchè nella giornata della memoria insieme a tanti ragazzi e tante persone vogliamo ricordare, perchè nella memoria c’è il futuro e senza cultura non c’è memoria.
Un grande partito come il nostro deve poter raccontare agli italiani l’importanza di un investimento sul sapere, sulla cultura, sulla memoria e Matera e la Basilicata sono la dimostrazione che si può fare un lavoro anche radicato sui territori.
Sulle elezioni regionali ragioneremo a tempo debito.
Non è la giornata oggi per discutere di questo.
Io so che qui abbiamo energie, forze, competenze e un progetto che può dare futuro a questa regione, dopo di che il PD della Basilicata farà le scelte necessarie.
Il PD ha una funzione che deve assolvere al sud come al nord, di essere in tutto e per tutto il partito che fa un investimento vero sul sapere, sull’educazione.
Dobbiamo recuperare il rapporto di fiducia con i nostri elettori.
Dire prima gli italiani non vuol dire difendere gli italiani, ma è la fine del senso di cittadinanza”.