A Matera, Irsina, Stigliano, Valsinni e Tricarico sempre alta la mobilitazione intorno all’emergenza che sta vivendo il settore agricolo. Questa la situazione

Continuano le Assemblee zonali di Cia-Agricoltori italiani in vista delle assisi provinciali di Matera (12 aprile) con 30 delegati e di Potenza (13 aprile) con 60 delegati.

Negli ultimi giorni sono state numerose le assemblee zonali svolte a partire da Genzano, Vietri, Picerno, Bella, Potenza, Lavello, Venosa, Irsina, Stigliano, Valsinni, Matera, Tricarico tutte molto partecipate che oltre ad eleggere i nuovi Direttivi e individuato i delegati hanno discusso il documento programmatico.

Cia sottolinea:

“Questa fase di confronto e dibattito coincide con quella di grave emergenza del mondo agricolo che dopo la manifestazione di Scanzano Jonico ha tenuto sempre alta la mobilitazione intorno alle tre problematiche che vive il settore agricolo:

  • i costi energetici e delle materie prime in forte rialzo e le speculazioni;
  • Fauna Selvatica (ormai fuori controllo con danni incalcolabili);
  • i prezzi all’origine bloccati.

Nelle assemblee sono stati affrontati inoltre i temi della Pac con il documento strategico da riscrivere, il PNRR e relative opportunità, i piani di agro-energia.

La Cia dopo gli incontri con i Prefetti di Potenza e di Matera sollecita la riapertura della concertazione sociale con il neo Assessore alle Politiche Agricole Cupparo e con Upi ed Anci.

Il filo conduttore del percorso della stagione assembleare è il territorio, le aree rurali, la centralità dell’azienda agricola e il ruolo dell’agricoltura motore dell’economia locale.

Agricoltura settore che deve innovarsi e connettersi e accettare la sfida dell’economia verde e digitale.

Con l’ambizione di rinnovare il ruolo di protagonismo del mondo agricolo e della filiera agro-alimentare della regione svolto nell’ultimo decennio.

Progetti questi che hanno sempre quale obiettivo centrale il posizionamento del settore primario quale componente ineludibile nell’economia e nella società.

Per tale ragioni oggi più di ieri abbiamo l’ambizione di rafforzare il sistema agro-alimentare di Basilicata, facendone un modello agro-tecnico-organizzativo fra i più avanzati fondato sull’innovazione ICT, sulle biotecnologie, sulla digitalizzazione, sull’automazione, l’agro-ecologia, sull’economia circolare, connesso in stretta coerenza con le misure e le politiche agro-alimentari e agro-climatico-ambientali definite dall’U.E.

Per fare questo diventa strategico agevolare il processo di modernizzazione sostenibile del comparto agricolo-alimentare e rurale”.