In occasione della festa della donna, l’Amministrazione comunale inaugurerà domani alle ore 10 il busto dedicato alla prima consigliera comunale di Matera Teresa Vezzoso, collocato nell’omonimo parco tra le vie Gravina e Dalla Chiesa.
Saranno presenti il sindaco Domenico Bennardi, gli assessori Tiziana D’Oppido (Pari opportunità), Sante Lomurno (Lavori pubblici) e Giuseppe Digilio (Ambiente).
Un’occasione per presentare alla città anche questa nuova area verde, sulla quale da pochi giorni si sono conclusi i lavori.
Teresa Vezzoso era un’insegnante nata il 22 luglio del 1912. Si laureò in Filosofia nel 1940 e insegnò a Matera presso il liceo e all’Istituto magistrale “Tommaso Stigliani”.
Nel 1947 lasciò la sua città e si trasferì in Toscana, insegnando a Massa e Carrara; nel 1948 fu docente all’Istituto Magistrale di Roma e, successivamente, a Terni.
Partecipò, vincendo, al concorso per la cattedra di Filosofia e Pedagogia, e nel 1949 tornò a Matera dove svolse la sua opera educativa insegnando sino alla data del suo pensionamento il 10 settembre 1978.
Vezzoso era innovativa e ricercava il nuovo rifiutando la monotonia dei normali tempi e ritmi che la vita dettava.
Aveva uno spirito libero e autonomo innato, che palesò sin da bambina; questo suo essere la portò a entrare in politica (la leggeva come un’arte nobile) per dare il proprio contributo di cultura, pensiero e di cattolica praticante, per rendere un servizio al territorio e agli uomini.
Pertanto, dal 1946 al 1952, fece parte del primo consiglio comunale (prima e unica donna) democraticamente eletto e guidato dal sindaco Giovanni Padula.
Negli ultimi anni della sua esistenza aprì le porte della sua casa e del cuore a due ragazze albanesi, una delle quali affetta da un neoplasma che richiese importanti cure e interventi chirurgici a Milano.
La giovane purtroppo, dopo speranze e tante sofferenze, non ce la fece provocando immenso dolore all’anziana benefattrice.
Teresa Vezzoso ha onorato la città, dopo aver dedicato la propria vita all’insegnamento, alla cultura e ai bisognosi, si spense il 20 settembre 1996, lasciando sempre viva la traccia della sua operosità.
E’ il primo busto dedicato a una donna nella città dei Sassi.