Questa mattina, presso Palazzo Malvinni Malvezzi in Piazza Duomo a Matera, si è tenuto un incontro con il celebre giornalista e scrittore Erri De Luca, nell’ambito di un evento dedicato al tema della pace.
L’incontro rappresenta il quarto appuntamento della rassegna culturale “Consiglio e Cultura: La Casa dei Lucani”, promossa dal Consiglio regionale della Basilicata su iniziativa del vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, e organizzata, per l’occasione, in collaborazione con la Provincia di Matera, che ha sostenuto l’iniziativa.
Oltre a Erri De Luca, protagonista della mattinata, sono intervenuti Monsignor Pino Caiazzo, già Vescovo di Matera, Angelo Chiorazzo, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, e Francesco Mancini, Presidente della Provincia di Matera.
Chiorazzo e Mancini hanno ringraziato De Luca per aver accolto l’invito.
Numeroso il pubblico presente, tra cui esponenti istituzionali e rappresentanti del mondo politico lucano, che ha partecipato con interesse a questa significativa occasione di dialogo e approfondimento culturale.
Nel suo intervento di apertura, Chiorazzo ha ricordato che l’iniziativa “Consiglio e Cultura: La Casa dei Lucani” è stata lanciata all’inizio della legislatura in accordo con il Presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella, il Presidente della Giunta, Vito Bardi, e tutti i consiglieri regionali. “C’è bisogno di cultura – ha dichiarato Chiorazzo – perché la cultura unisce, eleva l’animo e forse ci rende anche più pronti ad affrontare le sfide quotidiane. La presenza di Erri De Luca rappresenta una di queste occasioni”.
Lo scrittore napoletano, da sempre attento ai temi della convivenza e della giustizia sociale, ha offerto la sua testimonianza, maturata anche attraverso l’esperienza diretta nei luoghi segnati dai conflitti, fornendo uno sguardo originale e mai conformista sugli eventi del nostro tempo.
“Siamo tornati al secolo scorso – ha affermato De Luca – con l’invasione di un Paese europeo da parte di un altro Paese europeo. È come se vivessimo il secolo precedente, ma con reazioni immunitarie più forti. Tuttavia, tutte le guerre finiscono: per esaurimento delle forze, per la prevalenza di una parte sull’altra o per reciproco esaurimento.
In questo momento, l’esaurimento è reciproco”.
Lo scrittore ha poi sottolineato che “la guerra si ripudia con piccoli gesti di pace. La guerra ha bisogno di non essere interrotta, di avere come unico rumore di fondo il proprio. Ogni piccolo gesto di pace rappresenta una sorta di singhiozzo dentro il frastuono della guerra, un’interruzione che la rende improvvisamente inutile”.
Rivolgendosi ai giovani, De Luca ha affermato: “Le nuove generazioni, in genere, decidono di raccogliere dall’epoca precedente ciò che sentono più vicino. La mia generazione si è sentita erede dell’antifascismo. Oggi, invece, i giovani stanno inaugurando un tempo completamente nuovo, in cui gli adulti sembrano ignorare la catastrofe climatica e proseguire come se nulla fosse. Ecco, i giovani di oggi sono i profeti della nuova economia e della nuova sanità del mondo e, per questo, non prendono nulla da noi”.
Monsignor Caiazzo ha ricordato che l’anno giubilare è dedicato alla speranza e ha sottolineato l’importanza di valorizzare questo sentimento. Secondo il Vescovo, ciò che oggi manca è la capacità di incontrarsi e dialogare per ristabilire il bisogno di fraternità, ed è proprio su questo aspetto che bisogna operare.
Il Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa, ribadendo il ruolo fondamentale delle istituzioni nella promozione del dibattito culturale.
“Sono convinto che tutti possano fare qualcosa per la pace – ha dichiarato Mancini – e Matera, più di altri luoghi, può lanciare un messaggio importante. Tuttavia, serve la volontà di tutti per raggiungere una pace purtroppo ancora lontana come dimostrano gli episodi di questi tempi”.
Chiorazzo ha poi richiamato le crisi aperte in Basilicata, dall’industria automobilistica alla questione idrica e alle difficoltà del sistema sanitario.
“Investire in cultura potrebbe aiutarci a rispondere meglio a questi problemi. Oggi abbiamo parlato di pace e la Basilicata può fare tanto e tanto sta facendo. Nella vicenda ucraina, per esempio, è stata straordinariamente generosa: molte iniziative sono nate e molte famiglie hanno accolto chi fuggiva dalla guerra. Ognuno di noi deve contribuire: la pace non è un tema distante, riguarda tutti noi.
La cultura è uno strumento fondamentale per stimolare la consapevolezza e favorire una partecipazione attiva nella comunità.
Riflettere sulla pace oggi significa affrontare una delle sfide più urgenti e complesse del nostro tempo.
La presenza di Erri De Luca è stata un’occasione preziosa per approfondire temi essenziali come il dialogo e la coesistenza civile”, ha concluso il Vicepresidente Chiorazzo.