A Matera rivive la figura di Nino Loperfido e la sua rivoluzione pacifica. I dettagli dell’incontro

“Iniziative come questa sono necessarie per evidenziare lo straordinario cammino di un uomo, ma soprattutto per richiamare le sue visioni, le radici culturali, i valori di un’esperienza umana e professionale autentica che continua a illuminare tante persone.

E spero che l’incontro di questa sera apra la strada ad altri appuntamenti utili a richiamare la figura di Nino Loperfido e fare memoria della sua rivoluzione pacifica”.

È quanto ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, intervenendo all’evento ‘La pacifica rivoluzione di Nino Loperfido’ che si è svolto a Matera, a cui hanno partecipato il presidente dell’associazione Zétema, Raffaello de Ruggieri, il familiare di Loperfido, Roberto Linzalone, gli psichiatri Giovanni Viscanti e Emilio Rebecchi.

Ha aggiunto Latronico:

“Loperfido rappresenta un esempio di innovazione nell’ambito dell’umanizzazione delle cure attraverso la promozione di un modello socio-sanitario inclusivo che, prima ancora della legge Basaglia, vedeva i luoghi di assistenza e i programmi terapeutici orientati alla persona, intesa nella sua interezza fisica, psicologica e sociale.

Il suo percorso medico e scientifico è accompagnato da una profonda fede religiosa che si fortifica con l’esperienza nell’Azione cattolica e nell’incontro con don Franco Conese e che si concretizza nella vocazione ad accogliere gli emarginati, a trovare una strada dignitosa per dare senso all’esperienza terrena di tanti pazienti, in particolare dei bambini.

Loperfido è un modello anche per noi che abbiamo una responsabilità politica e non stupisce che proprio a lui venga attribuita la frase ‘Se un servizio è a misura di bambino, è a misura di tutta la città’.

Portatore di conoscenze scientifiche e di valori a cui ancorava convintamente il suo agire quotidiano, da amministratore del Comune di Bologna, con la chiusura dei manicomi e delle scuole speciali, oltre che con il potenziamento dei servizi sociali presenti sul territorio, è stato capace di realizzare il suo progetto che coincideva con il sogno e i bisogni umani di migliaia di ragazzi”.