Continua il viaggio del Festival Duni attraverso i luoghi, le opere e gli stili della musica barocca con una giornata intera intitolata all’autore che per primo ha portato in scena, con leggerezza e ironia, le nevrosi, gli eccessi, gli estremismi e le manie dell’essere umano: Jean-Baptiste Poqueline, in arte Molière (Parigi 1622-1673).
Domenica 5 novembre a Matera si svolgeranno tre appuntamenti successivi dedicati all’arte e alle opere del grande drammaturgo francese;
- si comincia alle 11:00 al Cineteatro Guerrieri con “Le Bourgeois gentilhomme di Lully e Molière”,
- per continuare alle 17:00 con la proiezione del film Molière di Ariane Mnouchkine,
- cambio di location invece per lo spettacolo delle 20:30 quando l’auditorium del Conservatorio di Matera E.R. Duni ospiterà Il Borghese Gentiluomo su musiche di Richard Strauss.
Si tratta di una idea concepita da Saverio Vizziello e immediatamente recepita dal direttore artistico Dinko Fabris, che sottolinea come:
“l’idea di una maratona a tema è molto diffusa nei grandi festival di musica antica del nord Europa: penso al Festival di Utrecht oppure altre rassegne in Francia o nei paesi di lingua tedesca, dove il pubblico è accompagnato da un evento all’altro nell’arco di una o più giornate a scoprire luoghi e bellezze di una città d’arte con musiche rare e sorprendenti.
In Italia questa pratica è invece quasi inesistente, preferendo un rapporto più istituzionale tra pubblico passivo e la tradizionale sala da concerti.
Dopo Molière, nei prossimi anni vogliamo ripetere l’esperienza per altri protagonisti della storia della musica e dello spettacolo barocco, a cominciare dal musicista cui è intitolato il nostro Festival: una “maratona Duni” sarebbe molto simbolica nella sua città”.
Si tratta peraltro di una preziosa occasione per riprendere la fruttuosa collaborazione del Festival Duni con la nuova e splendida realtà musicale materana, l’Orchestra Sinfonica di Matera, ad un anno dalla sua fondazione, collaborazione che sarà ribadita tra qualche giorno con il progetto Vivaldi a Pomarico.
Ad aprire questa maratona musicale e spettacolare, l’allestimento inedito della regista Vania Cauzillo de Le Bourgeois gentilhomme comedie-ballet di Lully e Molière del 1670 con la coreografia curata da Marco Magrino e l’accompagnamento dell’Orchestra Barocca del Festival Duni diretta dal maestro Francesco D’Orazio alle 11:00 nel cineteatro Guerrieri.
Sul palco Cosimo Frascella per l’introduzione alla scena e i danzatori Anna Moscatelli nel ruolo di monsieur Jourdain ambizioso borghese che vuol inserirsi nel mondo aristocratico, Cecilia Manicone, Miriam Onorati, Miriana Simone, Fabio Vicenti, Francesca Vinci.
Quest’opera, commissionata da Luigi XIV come una “turcheria” per lo svago della corte affascinata dalle mete e dai costumi esotici, è una commedia di carattere, leggera e fantasiosa, che mette in scena un ricco borghese e la sua smania di inserirsi nel mondo aristocratico.
A nulla valgono le lezioni di buone maniere: alla sua smodata ambizione fa da contraltare la sua natura grossolana e rozza, che lo espone a burle e sberleffi culminanti nell’aperta comicità della scena finale, la “cerimonia turca” delle nozze della figlia, vera pantomima grottesca ed esilarante.
“Per questo adattamento della grande opera di Molière ho scelto di lavorare con artisti e maestranze lucane che riuscissero a portare nella contemporaneità le suggestioni originali del Borghese gentiluomo: dai ballerini provenienti dalle fila della scuola Oltredanza di Matera fino alla costumista, la talentuosa Federica Groia, passando dalle maschere realizzate dalla giovane artigiana Claudia Pentasuglia, ho voluto circondarmi di talenti locali” spiega la regista Vania Cauzillo che continua “Non metteremo in scena tutti gli atti di questo geniale lavoro di Molière ma proveremo a restituire in termini contemporanei il profumo d’oriente che ammaliava le corti del XVII secolo e le dinamiche drammaturgiche, comiche e tragiche, che Molière ha sempre portato in scena.
Il nostro monsieur Jourdain sarà una donna, e non un uomo come da copione, ma poco importa perché la figura del Borghese gentiluomo è l’archetipo del nuovo ricco, dell’arrampicatore sociale, dell’ambizioso che pretende di comprare col denaro quei meriti e quei titoli che non avrà mai. Questo Borghese è un simbolo più che un personaggio, che ci sembra essere ancora, purtroppo, estremamente contemporaneo”.
La maratona continua alle 17:00 quando nella sala del cineteatro Guerrieri verrà proiettato il film del 1978 di Arianne Mnouchkine “Moliere”, introdotto da Giovanni Coppola, attore, giornalista e insegnante di recitazione e regia presso il conservatorio di Matera.
“Moliere” segue le vicende di Jean-Baptiste dall’infanzia parigina alla sua morte, avvenuta durante una delle rappresentazioni del “Malato immaginario”. Intorno a Molière, alcune tra le figure fondamentali della sua vita: l’attrice Madeleine Bejart, compagna di vita e di lavoro, il nonno paterno che lo avvicina al teatro, il filosofo Cartesio che lo affascina con le sue idee, l’incontro con Tiberio Fiorilli, l’attore italiano che impersona Scaramouche, considerato da Molière il suo modello, e il musicista Lully con cui condivide, non senza difficoltà, il lavoro a corte.
“Partendo dall’esperienza del “Theatre du Soleil”, la celebre compagnia teatrale da lei fondata e che ormai vanta oltre cinquant’anni di attività, la regista francese Ariane Mnouchkine fa il suo vero debutto nel cinema scrivendo e dirigendo “Molière” con il tratto essenziale della sua compagnia: il lavoro collettivo” racconta Nanni Coppola, che presenterà il film “Guidata dalla sua passione per il cinema popolare, la Mnouchkine ne fa un film epico e poetico assieme, dove non c’è spazio per la celebrazione o la rappresentazione stereotipata del secolo diciassettesimo. In questo film Molière è il bambino, il ragazzo, l’uomo che parte dall’osservazione di tutto quello che ha intorno per creare il teatro. Moliere impara dalla strada”.
Un film spettacolare basato su meticolose ricerche storiche, a cominciare da quelle effettuate per i magnifici costumi di Daniel Ogier, e spettacolari i luoghi delle riprese, alcuni dei quali “interpretano” sé stessi come lo splendido scenario di Versailles. Prodotto tra gli altri dal celebre regista francese Claude Lelouch e dalla Rai, vincitore di due premi “Cesar”, per la migliore scenografia e la migliore fotografia, il film è stato recentemente restaurato in 4k con il sostegno del Centre National du Cinema e de l’image animée. Il film sarà presentato in una versione ridotta di 90min in lingua originale con sottotitoli in italiano per apprezzare al meglio la langue de Molière.
La proiezione è gratuita.
La giornata si chiuderà con il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Matera Il Borghese Gentiluomo con le musiche di scena di Richard Strauss e la voce narrante dell’attore Flavio Insinna nell’Auditorium del Conservatorio di Matera alle ore 20:30.
VANIA CAUZILLO Regista di teatro e documentari, co-dirige la Compagnia Teatrale L’Albero, in Basilicata dal 2007. Negli ultimi anni la sua ricerca si è concentrata su processi artistici immaginati a partire dalla partecipazione delle comunità nell’esperienza di creazione, grazie anche alla grande sperimentazione del progetto “Silent city” opera lirica di comunità prodotta per Matera 2019. La “community opera” è anche diventata oggetto della sua ricerca di dottorato a guida di Dinko Fabris, per l’università degli Studi di Basilicata. È stata recentemente nominata Chair di Reseo, european network di opera and a dance education, dove si occupa di advocacy sui temi dell’inclusione per le comunità per i teatri d’Opera d’Europa, per il Festival Duni ha diretto nel 2020 “Pulcinella e i suoi contemporanei”.
MARCO MAGRINO materano, coreografo e insegnante di danza, è stato ammesso in giovane età alla scuola di danza del “Teatro dell’Opera di Roma” che successivamente ha dovuto lasciare, ha però continuato la sua formazione presso la Scuola di “Opus Ballet” e del “Balletto di Toscana” sotto la guida di Rosanna Brocanello e Cristina Bozzolini. Ha interpretato ruoli principali in importanti produzioni come “Notre Dame de Paris”, con coreografie di Martino Mϋller. Si è esibito in diverse coreografie di noti coreografi come Eugenio Scigliano, Eugenio Buratti, Arianna Benedetti, Fabrizio Monteverde, Mauro Bigonzetti e Walter Matteini. Nel 2007, è entrato a far parte della compagnia “Aterballetto”, diretta da Mauro Bigonzetti, e ha partecipato al festival del R.E.D (Reggio Emilia Danza). Nel 2011 lavora nella I’M Perfect Dancers come assistente alla coreografia nelle nuove creazioni di Suspended, Twin Bed, Bolero di Walter Matteini portate in scena anche al Festival di Cannes e Regensburg. Dal 2019 è uno dei coreografi della Compagnia Oltredanza di Matera.
GIOVANNI “NANNI” COPPOLA Laureato in Lettere moderne presso l’università “Sapienza” di Roma e specializzato in Analisi e Gestione della Comunicazione presso l’università “Tor Vergata” di Roma. Dopo il diploma di recitazione presso l'”Accademia Nazionale d’Arte Drammatica” di Roma nel 1984, lavora come attore sotto la regia di Aldo Trionfo, Lorenzo Salveti, Pino Quartullo, Giancarlo Sepe, Claudio Carafoli, Memè Perlini, Nuccio Siano. Dal 2002 è giornalista professionista e insegna Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica presso il Conservatorio “E.R. Duni” di Matera.
FLAVIO INSINNA Nato a Roma nel 1965, Flavio Insinna è uno dei volti più apprezzati della televisione italiana. Diplomatosi nel 1990 al “Laboratorio di esercitazioni sceniche” diretto da Gigi Proietti, comincia da subito la sua carriera d’attore, lavorando sia per il cinema che per il teatro. La consacrazione al grande pubblico arriva nel 2000, quando inizia a interpretare il Capitano dei carabinieri Flavio Anceschi nella serie cult “Don Matteo”. Nel settembre 2006, esordisce come conduttore televisivo nel programma “Affari tuoi”. Il programma ottiene ottimi ascolti e gli vale il riconoscimento del Telegatto come conduttore-rivelazione dell’anno. Insinna si riconferma una presenza molto amata nelle case degli italiani, al punto da prendere, nel 2011, il posto di Corrado, uno dei conduttori più iconici dalla storia della televisione, nella sua celebre trasmissione “La Corrida”. Negli anni, Flavio Insinna ha continuato a lavorare non solo nella televisione, ma anche nel cinema, nel teatro e alla radio, collaborando con registi del calibro di Fausto Brizzi e Leonardo Pieraccioni, conducendo alcuni dei format più importanti del palinsesto televisivo e prestando la sua voce in film quali “Big Hero 6” e “La Terra degli orsi”. Il ritorno nel 2013 ad “Affari tuoi” lo premia l’anno successivo con il premio regia televisiva come miglior programma dell’anno. Nel 2016, affiancato da Federico Russo, commenta la finale dell’Eurovision Song Contest 2016, andato in onda in diretta su Rai 1; la coppia viene riconfermata per la finale del 2017 e del 2019. A Matera interpreterà il Borghese Gentiluomo, ruolo che fu, nel 1999, di Gigi Proietti, nel concerto del Collegium Musicum, Teatro Kursaal Santalucia di Bari, diretto dal Maestro Rino Marrone, che stasera dirigerà l’Orchestra Sinfonica di Matera.