Il Matera Cultural&Creative Forum, tenuti ieri, 3 Marzo, nell’ambito degli eventi dedicati al “Ruolo del coach di comunità per lo sviluppo della cultura d’impresa”, con tavola rotonda sul tema “L’identità culturale di Matera e il coaching di comunità”, ha sviluppato tematiche riguardanti i modelli valoriali virtuosi per interagire in maniera efficace con i contesti di riferimento.
La manifestazione, sostenuta dall’Ufficio Sistemi culturali e turistici – Cooperazione internazionale – Regione Basilicata e promossa da IKAM Centro Studi & Ricerche, ha visto la presenza del Contamination Lab dell’Unibas e della Lerning Communities, soggetti che, davanti ad un pubblico attento, hanno ripercorso gli sviluppi di un sistema produttivo che oggi pone al centro la performance e la motivazione.
Il Matera Culturale&Creative Forum intende proporre nella Città dei Sassi iniziative focalizzate sullo sviluppo di imprese culturali innovative, attraverso la proposizione, nei prossimi mesi, di:
- talks con speakers locali, nazionali ed internazionali;
- master class e lectures;
- workshops presieduti da facilitatori e laboratori di studio e di applicazioni;
- dibattiti ed interviste con professionisti della cultura e della creatività, artisti, autori, startuppers, imprenditori, policy-makers ed esperti;
- exhibitions e street artists initiatives, mostre, spettacoli, eventi di diversa matrice artistico-culturale.
Patrizia Minardi, Dirigente Ufficio Sistemi culturali e turistici Cooperazione internazionale della Regione Basilicata, nel suo intervento ha dichiarato:
“Mettiamo insieme soggetti che hanno una cultura associativa e imprenditoriale, con l’intento di promuovere la creazione di occupazione; oggi proseguiamo un lavoro di messa a sistema delle realtà del territorio, con l’intento di produrre valore, nel comparto dell’industria culturale.
Con l’Università della Basilicata ed il Centro studi Ikam, il forum punta l’attenzione su quelle competenze trasversali, divenute necessarie nella generazione di valore.
Serve difatti costruire percorsi in grado disporsi in maniera coerente con il contesto attuale, profondamente mutato rispetto al passato.
Con l’Unibas oggi evidenziamo anche gli elementi di criticità per cui un’associazione può diventare impresa, investendo su soft ed hard skill.
L’intento resta quello di realizzare una filiera costante nel tempo, per il prossimo triennio 2019-2021.
Voglio a tal proposito ricordare che l’innovazione sociale riguarda in maniera diretta l’intero processo di produzione.
Occorre saper quindi evidenziare il grado di interazione dei nostri comportamenti, rispetto al contesto sociale in cui agiamo.
Ciò al fine di operare una sorta di benchmark, per la definizione di modelli virtuosi”.
Roberto Linzalone, del Centro Studi e Ricerche Ikam, evidenzia:
“Occorre puntare su energie da mettere a sistema; nello studio, come nella vita, le difficoltà devono servire a mettere in chiaro i punti di forza e i punti di debolezza.
Questa iniziativa intende procedere alla individuazione di comportamenti efficaci, che divengono elementi aggregati, in grado di definire la riuscita di un’iniziativa”.
Le attività proseguiranno con il coinvolgimento, a vario titolo, di rappresentanti del mondo delle istituzioni, dell’imprenditoria, dei diversi settori accademico-scientifici e del tessuto sociale.