Riceviamo e pubblichiamo una nota di Legambiente Matera sulla ordinanza sindacale di vietare i falò di San Giuseppe.
Ecco quanto riportato:
“In questi giorni a Legambiente sono arrivate diverse segnalazioni che hanno a che fare con i falò che anche a Matera come in molte altre città, per consuetudine, vengono accesi il 19 marzo, vigilia dell’equinozio di primavera e giorno in cui si festeggia San Giuseppe.
Le rimostranze vertono sulle cataste di legna preparate con rami di alberi ancora verdi piantati per l’arredo urbano del parco del Rione Pini a quelle allestite con mobili vecchi che oltre al legno hanno anche parti metalliche e plastiche.
Ma la maggior parte delle rimostranze sono state quelle relative all’ordinanza del sindaco che ha vietato i falò per motivi di sicurezza e di tutela della salute pubblica.
Noi pensiamo che i falò non costituiscono un pericolo se vengono rispettate alcune norme fondamentali: delimitare le aree, isolarle, assicurare distanze di sicurezza e vigilanza, ardere solo legna secca allo stato naturale.
Quello che non è assolutamente comprensibile è un divieto emanato a pochi giorni dalla data della ricorrenza, senza un confronto con i cittadini, coi ragazzi che si sono impegnati a organizzare i falò per far rivivere una tradizione legata ai riti propiziatori e di rinascita.
La progressiva de-ritualizzazione di alcune pratiche sociali ritenute arcaiche costituiscono una perdita di patrimonio culturale, processi che un’amministrazione attenta e consapevole deve essere in grado di gestire e non di abolire”.
Siete d’accordo?