Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa di Elisabetta Chieca, Assessore al Turismo Comune di San Fele e già Vice Presidente Rete Vie Francigene Basilicata sulla notizia di oggi che sta per partire una grande azione di miglioramento infrastrutturale della Via Francigena, nel tratto italiano.
La Via Francigena, Francisca o Romea, è parte di un fascio di percorsi, detti anche vie romee, che dall’Europa occidentale, in particolare dalla Francia, conducevano nel Sud Europa fino a Roma proseguendo poi verso la Puglia, dove vi erano i porti d’imbarco per la Terra santa, meta di pellegrini e di crociati.
Ecco quanto riportato nel comunicato:
Sono stati sbloccati i fondi del Ministero della Cultura (MiC), ben 19,1 Milioni di euro del “Piano Stralcio Cultura e Turismo FSC 2014 – 2020” per migliorare e qualificare punti strategici del percorso.
Gli interventi sono stati individuati tempo addietro dalle Regioni e dalle Province, in collaborazione con l’Associazione Europea delle Vie Francigene, e validate dal MiC.
Si tratta di 68 interventi lungo l’intera Via Francigena italiana:
- messa in sicurezza del sentiero,
- nuovi tratti ciclabili,
- sistemazione di ponti,
- aree di sosta e fontanelle,
- marciapiedi,
- sistemazione di banchine.
La suddivisione regionale delle risorse finanziarie è la seguente:
- Valle d’Aosta 1.810.525 €;
- Piemonte 1.669.617€;
- Lombardia 450.354€;
- Emilia 1.670.625€;
- Liguria 342.941€;
- Toscana 4.310.403€;
- Lazio nord 1.086.340€;
- Lazio sud 1.114.140€;
- Campania (nelle province di Caserta, Benevento e Avellino) 893.892€;
- Puglia 810.000€.
Per un totale di 14.158.931€.
Le Regioni della Via Francigena del sud beneficiano di un ulteriore finanziamento per azioni di geolocalizzazione e segnaletica (verticale e orizzontale) pari a 1.500.000€.
Sono previsti infine 350.000€ per la cartellonistica generale e altre azioni trasversali.
(fonte www.viefrancigene.org)
Perché la Regione Basilicata non rientra tra i beneficiari?
Si tratta di un errore?
L’Ufficio Cultura e Turismo della Regione Basilicata e la Dirigente Patrizia Minardi sono in grado di rispondere, almeno questa volta?
Presidente Bardi e tutta la Giunta Regionale è arrivato il momento di intervenire e di mettersi al passo delle altre regioni del sud e di puntare anche sul turismo dei cammini.
Si faccia un tavolo tecnico-operativo tra Istituzioni, Associazioni e tutti colori che sono appassionati di storia dei cammini o come me, che dal 2013, hanno lavorato allo sviluppo delle vie francigene di Basilicata e alla candidatura del Dossier al Consiglio d’Europa.
Si tratta di una notevole opportunità per la Via Francigena che vive oggi un momento di grande dinamismo e riconoscimento internazionale.
E’ cresciuta la consapevolezza nei territori sull’importanza di investire energie e risorse su un progetto che favorisce lo sviluppo culturale, socio-economico e turistico delle aree attraversate e di quelle circostanti.
Si sta anche lavorando, in vista del Giubileo 2025, alla candidatura UNESCO del tratto e all’inserimento dell’itinerario nel Patrimonio dell’Umanità”.