Aumenta la sicurezza in mare per i tanti bagnanti che fruiscono delle spiagge distribuite lungo i due chilometri di litorale di Nova Siri, dove sono sorte otto postazioni di salvataggio e una di coordinamento.
Collocate in corrispondenza sia di lidi privati, che di spiagge libere, le torrette sono presidiate, dalle ore 9:00 alle ore 19:00 di ogni giorno, da personale regolarmente abilitato al salvamento in mare.
Il progetto (fanno sapere i promotori dell’iniziativa, un piano collettivo di salvataggio in collaborazione tra il Comune di Nova Siri, la Capitaneria di porto di Taranto-Ufficio locale marittimo di Policoro e l’Associazione nautica e motonautica lucana di Policoro) è tra i pochi ad essere avviato nella regione mediante la formula del partenariato pubblico/privato.
Dichiara il sindaco di Nova Siri, Eugenio Lucio Stigliano:
“Questo progetto rappresenta l’atto pratico di una sinergia reale tra amministratori e privati cittadini, volta al benessere e alla sicurezza di un’intera comunità.
L’amministrazione ha svolto un ruolo significativo nella predisposizione del Piano collettivo di salvataggio e bisogna riconoscere che un grande merito per la realizzazione di questo ambizioso progetto vada anche agli operatori turistici che si sono resi totalmente disponibili, sia in termini economici che con la messa a disposizione dei mezzi.
Lungo i due chilometri di costa novasirese sono allineate otto torrette di avvistamento, ciascuna delle quali è dotata di: stazione radio, per comunicare con le altre postazioni e con la Capitaneria in caso di emergenza, di defibrillatori, tanto da far acquisire al litorale di Nova Sir ila denominazione di spiaggia cardio-protetta – unico caso in Basilicata.
Il Comune di Nova Siri, come riconosciuto dalla FEE, ha dimostrato di rispondere a tutti quei prerequisiti che hanno determinato l’assegnazione, anche per l’anno 2019, della Bandiera Blu.
La firma della convenzione con la Capitaneria di porto di Taranto rappresenta un grande passo avanti verso la diffusione della cultura della sicurezza.
Il Piano collettivo di salvataggio in mare rappresenta l’emblema di questa virtuosa visione di sviluppo e un buon esempio da replicare in altri ambiti della gestione dei beni comuni”.