A Policoro l’Ambito Metapontino Collina Materana riavvia il Progetto P.I.P.P.I. per prevenire il disagio minorile.
L’acronimo richiama Pippi Calzelunghe, simbolo di infinite potenzialità nonostante le tante difficoltà, e il Programma di Interventi per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.) lo racchiude tutto.
Sono state avviate nei giorni scorsi nei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale “Metapontino Collina Materana”, con Policoro ente Capofila, le edizioni 11 e 12 del PIPPI, che coinvolgerà 10 famiglie per ogni edizione (20 in tutto) e che avranno come obiettivo quello di avviare pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti finalizzate a ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine.
L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune Capofila, guidato da Cinzia Mastronardi, esprime soddisfazione per aver ripreso un percorso interrotto negli anni precedenti, anche a causa della pandemia:
“Il Progetto, frutto della collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Università di Padova e gli ATS supportati dalle Regioni, rientra nei cosiddetti Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) e riguarda, nello specifico, tematiche di stretta pertinenza dell’ importante e silenzioso ruolo svolto dai servizi sociali.
Nello specifico le azioni di questo progetto ruotano intorno ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie; l’obiettivo principale, infatti, è quello di aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo, secondo il mandato della legge 149/2001″.
All’esito delle procedure di gara, il servizio è stato avviato, per le edizioni 11 e 12, con il Consorzio tra Coop sociali “La città essenziale” di Matera.
L’edizione 13, invece, prevista per il 2026, sarà affidata alla coop sociale di Gravina in Puglia, “EOS”.
Ecco la locandina dell’iniziativa.