“La presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sul progetto di direttiva sui salari minimi adeguati nell’Ue“.
Lo annuncia il Consiglio Europeo in una nota:
“La nuova legge, una volta adottata definitivamente, promuoverà l’adeguatezza dei salari minimi legali e contribuirà così a raggiungere condizioni di lavoro e di vita dignitose per i dipendenti europei.
Gli Stati membri sono tenuti a mettere in atto un quadro procedurale per fissare e aggiornare i salari minimi secondo una serie di criteri chiari“.
Scrive su Twitter il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen:
“Nei nostri orientamenti politici abbiamo promesso una legge per garantire salari minimi equi nell’Ue.
Con l’accordo politico di oggi sulla nostra proposta su salari minimi adeguati, portiamo a termine il nostro compito.
Le nuove regole tuteleranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro paghi.
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno convenuto che gli aggiornamenti dei salari minimi legali avverranno almeno ogni due anni (o al massimo ogni quattro anni per quei Paesi che utilizzano un meccanismo di indicizzazione automatica).
Le parti sociali dovranno essere coinvolte nelle procedure di definizione e aggiornamento dei salari minimi legali”.
La direttiva, come si apprende dalla nota:
“mira a estendere la copertura dei lavoratori attraverso la contrattazione collettiva tanto che laddove il tasso di copertura della contrattazione collettiva sia inferiore a una soglia dell’80% gli Stati membri dovrebbero definire un piano d’azione per promuovere la contrattazione collettiva”.
Così la presidenza di turno francese dell’Ue:
“Nel pieno rispetto delle diversità nazionali il provvedimento favorirà dei salari minimi adeguati nell’Ue e lo sviluppo della contrattazione collettiva”.
Per il Presidente M5s, Giuseppe Conte:
“A Strasburgo è stato raggiunto l’accordo sulla direttiva Ue sul salario minimo.
Il M5s da anni porta avanti questa battaglia.
Non ci sono più scuse per nessuno: approviamo subito la nostra proposta, eliminiamo la vergogna degli stipendi da fame per milioni di lavoratori“.
Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti:
“Il salario minimo può essere utile solo in alcuni settori.
In alcuni settori probabilmente serve ma in tanti settori credo che l’attuale contrattazione garantisca già oggi degli stipendi superiori a quelli del salario minimo“.