Allarme povertà in Basilicata, una famiglia su quattro in difficoltà! Ecco il triste quadro dell’Inps

“La conferma della nostra preoccupazione per l’ulteriore scivolamento sociale, economico, occupazionale della Basilicata ci viene dai dati Inps aggiornati a febbraio scorso sulle richieste di Reddito e Pensione di Cittadinanza: nel primo biennio del nuovo anno sono complessivamente 2085 (1288 in provincia di Potenza e 797 in quella di Matera) i lucani che hanno presentato domanda“.

Questo il commento del segretario generale della Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli, il quale aggiunge:

“Sempre a febbraio le famiglie che percepiscono Rdc o Pdc ammontano complessivamente a 9.370 per 18.562 componenti, con una media di 533,65 euro.

Nonostante un leggero calo rispetto al 2021, siamo alla “prova” che gli effetti negativi della pandemia sul mercato del lavoro e quindi sul benessere socio-economico delle famiglie non sono certo esauriti e che la povertà, statisticamente definitiva “relativa”, coinvolge nella nostra regione un nucleo familiare su quattro.

I dati dell’Inps diventano pertanto una ulteriore spia del malessere sociale diffuso che ci auguriamo anche la Giunta Bardi e i partiti tutti – di maggioranza ed opposizione – sappiano, responsabilmente, interpretare superando il più rapidamente possibile l’attuale situazione di grave incertezza che di fatto paralizza in Regione l’attività politico-istituzionale.

Come sindacato vogliamo intensificare ogni sforzo, da una parte, di tutela delle fasce più deboli e dall’altra per indicare, concretamente, cosa fare per non lasciare a casa i percettori del Rdc/Redddito Emergenza e per trasformarli da cittadini “invisibili” a protagonisti del proprio destino e di quello delle proprie famiglie.

Ma per fare questo abbiamo bisogno di un interlocutore istituzionale nella pienezza delle sue funzioni e dei suoi compiti perché la pandemia è una potente messa alla prova del nostro schema di sviluppo, delle nostre prospettive individuali e collettive, della stessa convivenza nelle relazioni interpersonali, una sfida per affrontare una volta per tutte, con forza, i nodi strutturali della società lucana.

C’è dunque bisogno di uno sforzo congiunto e condiviso per avviare un percorso di riemersione dal sempre più diffuso disagio di numerose famiglie lucane da affrontare con immediatezza senza lentezze e ritardi, perché la pandemia è un moltiplicatore di disuguaglianze e dobbiamo correre insieme per non lasciare nessuno indietro.

Teniamo perciò la nostra bussola ben orientata per legare sempre più efficacemente l’emergenza con la definizione di nuove prospettive e opportunità.

Bisogna restituire un futuro, più inclusivo ed equo, alla nostra regione e al nostro Paese”.