All’Ospedale Madonna delle Grazie “sale operatorie in tilt, anestesisti insufficienti, un dottore per 20 pazienti”! La richiesta urgente

Ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, il quale ha inviato una lettera al presidente Bardi, all’assessore Leone, al Ministro Speranza e al Viceministro Sileri affinché assicurino il funzionamento ottimale del presidio ospedaliero “Madonna delle Grazie” di Matera, qualificato come “DEA di I livello”:

“Ho scritto al presidente della Regione Basilicata Bardi, al suo assessore alla Salute Leone, al Ministro Speranza e al Viceministro Sileri per richiamare la loro attenzione sul presidio ospedaliero ‘Madonna delle Grazie’ di Matera.

L’Ospedale costituisce un importante polo sanitario per i cittadini lucani in quanto garantisce servizi specialistici vitali, tanto più in un territorio particolare e non sempre di agevole percorrenza come quello della Basilicata.

Eppure, dall’ottobre del 2020, è in fase di depotenziamento.

Questa situazione è da far risalire in gran parte alla cosiddetta spending review avviata con il Decreto ministeriale 70 del 2015 approvato dal governo Renzi e non modificato da allora.

Essa si traduce in un disagio notevole per il personale medico e infermieristico, del quale ho raccolto le istanze, e di conseguenza per la salute dei cittadini.

I medici si trovano a seguire venti pazienti invece di dieci, con ripercussioni sulla qualità delle prestazioni che non c’è nemmeno bisogno di sottolineare.

Basti dire che la sala operatoria va in tilt perché non ci sono sufficienti anestesisti.

Senza contare che ciò ha come effetto quasi immediato quello di costringere i lucani alla emigrazione sanitaria, sottraendo peraltro risorse che potrebbero rimanere nella regione.

I cittadini hanno il pieno diritto di curarsi nell’Ospedale della propria città, tanto più in un periodo di pandemia come quello che stiamo vivendo oggi.

Chiedo dunque al Presidente Bardi di rivedere il Piano sanitario regionale e di continuare ad applicare le deroghe adottate finora.

E chiedo al Ministro Speranza e al Viceministro Sileri di voler rimodulare i parametri del Decreto ministeriale del 2015 in modo che si fermi la chiusura di tanti preziosi presidi ospedalieri, soprattutto al Sud.

Da parte mia mi impegnerò affinché vi sia una revisione in tal senso, anche alla luce dell’arrivo nel prossimo futuro dei fondi europei del PNRR”.