Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa, e del segretario generale Cgil Matera, Eustachio Nicoletti, sull’alluvione che ha colpito Matera e il Metapontino:
“La storia millenaria della città dei Sassi, patrimonio dell’Unesco, Capitale europea della cultura 2019, ha rischiato di essere sommersa dall’alluvione che si è abbattuta nei giorni scorsi.
Le strade della parte antica si sono trasformate in fiumi, come la cronaca ci ha mostrato.
Insieme alla città, l’intero Materano, con le sue aree produttive del Metapontino, sono state travolte da questo ennesimo evento climatico impetuoso, fuori dal comune.
Riteniamo doveroso, oltre che necessario, un intervento da parte del governo nazionale a sostegno della storia che Matera rappresenta e del Metapontino, il più duramente colpito e nuovamente in ginocchio. Decine gli imprenditori agricoli e balneari e gli operatori turistici che hanno visto andare distrutti terreni, coltivazioni, capannoni, strutture ricettive, impianti. Attività andate completamente in rovina. Episodi che sulle coste Ioniche della Basilicata si ripetono ormai con frequenza.
Ricordiamo le numerose alluvioni che il Metapontino ha subito negli anni, in particolare tra il 2010 e il 2013.
L’alluvione del 2011 si portò via sette persone, lasciando danni economici – e non solo – enormi: solo in agricoltura ci fu una stima di 28,5 milioni di euro.
Un copione che si ripete troppo spesso, non ultimo ricordiamo l’alluvione del dicembre dello scorso anno, che pure causò un morto oltre a ingenti danni ai campi e alle attività economiche. Quelle balneari da anni combattono con un altro male, che sta mangiando ogni anno ettari di spiaggia: parliamo dell’erosione costiera che, insieme alle alluvioni e alle mareggiate, sta mettendo in crisi il turismo della nostra costa ionica.
Per tutti questi motivi, invitiamo il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte a prendere formalmente provvedimenti per Matera e per il Metapontino, così come per Venezia, a sostegno del tessuto sociale e produttivo, in una regione del sud già messa a dura prova dallo spopolamento e dalla povertà.
Chiediamo inoltre al governo regionale di intervenire e di programmare risorse finanziare destinate alla prevenzione e alla manutenzione delle nostre città e dei nostri territori, utilizzando parte di esse a interventi mirati, atti a frenare gli effetti devastanti dell’erosione delle nostre spiagge”.