Anche quest’opera di Matera nel Report delle grandi incompiute! Ecco la fotografia scattata dal Ministero

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Consigliere Regionale M5S, Gianni Leggieri:

“La recente pubblicazione dell’elenco delle opere incompiute in Basilicata, rientrante nell’Anagrafe nazionale del Ministero delle Infrastrutture, conferma che la situazione non è delle migliori, anzi è peggiorata con il trascorrere degli anni.

Da sei cantieri senza prospettiva alcuna di riattivazione siamo passati ai sedici indicati nel report ministeriale.

Un preoccupante incremento, sinonimo di assenza di strategia e visione.

Tra questi cantieri vengono indicati l’Antiquarium di Vaglio (PZ), la ristrutturazione dell’ex sede del centro di medicina sociale di via Laura Battista a Matera, la strada di collegamento tra la diga di Acerenza (PZ) e la Statale Potenza-Melfi, il secondo lotto della Genzano-Banzi.

La fotografia scattata dal ministero indica chiaramente che tali opere, iniziate, ma per le quali non si vede affatto una consegna alle comunità lucane, sono il simbolo di sprechi, incapacità e disinteresse verso un percorso virtuoso che deve fare uscire la Basilicata da un atavico e penalizzante isolamento.

Singolare il silenzio di chi anche per una cazzuola di intonaco distribuito su qualsiasi muro si appresta a commentare soddisfatto quanto avviene nella nostra regione.

C’è ancora tanto da fare.

Lo dico da molti anni in ogni consesso.

Da quando sono in Consiglio regionale.

I problemi del sottosviluppo della Basilicata sono in prevalenza da addebitare alla scarsa presenza di infrastrutture, ai collegamenti difficili tra le varie aree della Lucania.

Al fatto che i lucani affrontano enormi problemi, mettendo a repentaglio la loro incolumità, per spostarsi in casa propria.

Leggo inoltre alcune dichiarazioni in merito ad importanti infrastrutture che si vorrebbero realizzare.

Spero che non si tratti della cattiva abitudine a cercare di costruire le case partendo dal tetto.

In tema di aeroporti, per esempio, occorre essere bravi a collegare la Basilicata a scali già esistenti e importanti per l’intero Sud Italia, che possono davvero permettere quel tanto agognato salto di qualità.

Partiamo dalla Basilicata e da quanto può essere alla nostra portata.

Con i piedi per terra.

I voli dell’angelo lasciamoli a chi fa solo propaganda”.