L’assegno sociale 2024 INPS che dal 1° gennaio 1996 ha sostituto la pensione sociale è una forma di sostegno economico garantita dallo Stato italiano alle persone che si trovano in condizioni di bisogno e non possiedono un reddito sufficiente.
Tale strumento di welfare si è rivelato fondamentale per chi all’età di 67 anni si trova in una situazione di vulnerabilità economica.
In Italia, infatti, il costo della vita continua a crescere per cui quest’assegno è diventato un’ancora di salvezza per migliaia di cittadini.
Come riporta quifinanza: “L’assegno sociale non è un sussidio ma un diritto per tutti coloro che hanno determinati requisiti di età, residenza e reddito.
Si tratta infatti di un riconoscimento della dignità della persona e permette a tanti anziani di essere indipendenti economicamente.
Ma quali sono le novità 2024 di tale assegno, qual è l’importo e quali sono i requisiti effettivi per richiederlo?
La prestazione economica chiamata assegno sociale è erogata solo se si fa domanda ed è rivolta a coloro che si trovano in situazioni disagiate con un reddito inferiore alle soglie previste dalla legge.
Si tratta di un sussidio assistenziale per cui non è riconosciuto se ci si trasferisce all’estero o si vive fuori dall’Italia.
Chi è già titolare di un assegno sociale, infatti, sa che ogni anno deve presentare il modello ACC.AS/PS ovvero di accertamento sociale/pensione sociale con il quale si dichiara di aver avuto una residenza stabile e continuativa in Italia.
I titolari di assegno sociale, poi, devono dichiarare se hanno trascorso un periodo di ricovero in un istituto.
Tale dichiarazione può essere sottoscritta da chi percepisce il sussidio o da un suo tutore o curatore.
Tornando ai destinatari dell’assegno sociale 2024, essi sono:
- coloro che posseggono la cittadinanza italiana;
- chi fa parte dell’Unione Europea ed è iscritto/a all’anagrafe del comune di residenza;
- i cittadini extracomunitari che dispongono di un permesso di soggiorno in Unione Europea di lungo periodo;
- le persone extracomunitarie parenti di persone europee;
- gli apolidi o cittadini stranieri che hanno lo status di protezione sussidiaria o di rifugiato politico.
Nel caso in cui il titolare dell’assegno sociale muoia, però, i suoi familiari non potranno continuare a ricevere denaro.
Il motivo, come detto, è che si tratta di un beneficio che viene erogato in base ai requisiti personali del beneficiario come l’età in primis nonché il reddito e la residenza.
Ci sono infatti leggi e regolamenti che disciplinano tale sussidio in modo tale da assicurare che il sistema di assistenza sociale mantenga la sua equità e sostenibilità nel lungo termine.
Non tutti possono ricevere l’assegno sociale in quanto i requisiti sono i seguenti:
- è necessario aver compiuto 67 anni;
- aver bisogno di un aiuto economico;
- avere la cittadinanza italiana o essere in una condizione che permette di essere equiparati ai cittadini italiani;
- essere residenti effettivamente in Italia;
- aver soggiornato legalmente in Italia per almeno dieci anni consecutivi a partire dal 1° gennaio 2009.
Si ha poi diritto a tale prestazione in base al proprio reddito se non si è coniugati o in base al cumulo del reddito con il coniuge se si è sposati.
Vengono considerati redditi: quelli assoggettabili all’Irpef (al netto della tassazione fiscale e contributiva), quelli esenti da imposta e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’impresa.
Inoltre, quelli soggetti a imposta sostitutiva come ad esempio i titoli di Stato, i redditi da fabbricati e terreni nonché i sussidi di guerra.
E ancora, le rendite vitalizie INAIL, le pensioni dirette che provengono da Stati esteri e i redditi da pensioni/assegni erogati ai sordi/ciechi e invalidi civili e infine gli assegni alimentari.
Per fare domanda di assegno sociale ci si può connettere alla pagina ufficiale dell’Inps.
È necessario, però, avere SPID, CIE, CNS o eIDAS. In alternativa è possibile anche chiamare il Contact Center dell’Inps il cui numero è l’803164, gratuito per chi chiama da un telefono fisso.
Se si utilizza un cellulare, invece, il numero da comporre è il seguente: 06.164164 e il costo della chiamata dipende dal proprio operatore telefonico. Nel caso si cerchi l’aiuto di impiegati, invece, ci si potrà rivolgere anche a un ente di patronato o a un intermediario dell’INPS.
Come spiegato, l’assegno sociale è un aiuto che il governo italiano dà alle persone che hanno gravi difficoltà economiche.
Esso viene erogato il primo giorno del mese successivo a quello in cui si presenta la domanda. Se ad esempio, si fa richiesta a marzo si riceverà il primo importo ad aprile e così via.
Si tratta però di un sussidio provvisorio in quanto ogni anno il governo verificherà che il beneficiario possegga i requisiti socioeconomici e qual è la sua effettiva residenza.
Per quanto riguarda l’importo per il 2024, esso è di 534,41 euro per tredici mensilità in forma intera.
Per accedervi, il soggetto non coniugato non deve possedere reddito mentre se è coniugato, il reddito familiare deve essere più basso del totale annuo dell’assegno.
Inoltre, è erogato in forma ridotta ai single che non hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno e alle coppie sposate con reddito familiare che va dall’ammontare dell’assegno sociale fino al doppio di questo importo.
Per ricevere il sussidio, in ogni caso, il reddito annuo non deve superare i 6.947,33 euro se si è single mentre non deve superare i 13.894,66 euro se si è coniugati.
L’assegno sociale è un elemento di protezione molto importante in Italia. Offre, infatti, come abbiamo visto, sostegno economico vitale a chi si trova in una condizione di disagio.
Per garantire che tale strumento possa rispondere davvero alle esigenze di tutti i beneficiari, però, è necessario che vi sia un impegno continuo per migliorare e adeguare le sue caratteristiche alle esigenze dei cittadini italiani. Solo così si potrà garantire dignità e sicurezza alle persone anziane più deboli economicamente.
Si auspica, però, che nel futuro l’importo di tale assegno possa crescere in quanto, spesso, è insufficiente a coprire tutte le necessità di un/a anziano/a soprattutto nelle regioni in cui il costo della vita è particolarmente elevato”.