Stanchi di aspettare risposte e stufi dei continui rinvii da parte del governo nazionale sulla questione hanno deciso di scendere in strada e incrociare le braccia.
Stiamo parlando degli autotrasportatori.
Come ben noto da un anno e mezzo i costi di gestione delle imprese di autotrasporto sono aumentate dell’80% (Carburante, Costi di manutenzione dei mezzi, pedaggi autostradali).
Oltre 535 milioni di euro che l’autotrasporto non riesce a ribaltare sui propri committenti e che finiscono per scaricarsi interamente sui già risicati margini di profitto delle aziende.
Per questi motivi al via la Mobilitazione degli autotrasportatori che da stamane sulla 106 Jonica, nelle zone di Metaponto, sono fermi, incolonnati in protesta pacifica.
Anche in altre zone della Basilicata o al confine gli autotrasportatori stanno scioperando.
Stiamo parlando di un presidio alla zona Esso di Candela e di uno presso il km 39 della SS 655 (all’altezza del distributore IP), sotto Leonessa.
Il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, incontrando alcuni autotrasportatori dice:
“Così non si può più andare avanti.
Abbiamo incontrato alcuni autotrasportatori che, esasperati dall’aumento dei costi del carburante, hanno deciso di unirsi per organizzare una protesta pacifica.
Come amministratori faremo il massimo affinché la loro voce arrivi nei palazzi romani dove nei prossimi giorni sono previsti incontri per affrontare quella che ormai è una vera e propria emergenza…
Il lavoro va tutelato anche e soprattutto calmierando i costi, ormai diventati insostenibili per questa categoria di lavoratori.
Siamo con voi, pacificamente e nella legalità”.
Gli autotrasportatori hanno annunciato lo stato di agitazione a oltranza in assenza di risposte concrete.