Ecco quanto ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha preso parte a Stigliano (MT) a un convegno promosso dall’Associazione Nuova Sanità e Benessere:
“Sin dal nostro insediamento abbiamo lavorato per mettere in campo politiche di sviluppo in grado di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, temi di importanza strategica per il futuro della Basilicata e delle aree interne in particolare.
In merito sono state molteplici e di diversa natura le iniziative, soprattutto quelle relative all’impatto dei centri di estrazione petrolifera e di gas che sul nostro territorio rappresentano una risorsa strategica nazionale.
Proprio perché le aziende estrattive sono quelle che maggiormente traggono profitto dal nostro territorio abbiamo valutato, oltre alle compensazioni ambientali che sono state definite, un intervento finanziario diretto proprio sui temi di interazione tra ambiente e salute, troppo spesso oggetto di comunicazioni fuorvianti e parziali senza alcun riscontro scientifico.
Con l’Istituto superiore di Sanità vogliamo rinnovare l’Accordo di collaborazione scientifica per la valutazione dell’incidenza dei fattori ambientali sullo stato di salute della popolazione residente con particolare riferimento alle attività estrattive.
In una delle prossime giunte adotteremo il provvedimento che stanzia quasi un milione di euro.
Abbiamo inoltre definito il progetto LUCAS, acronimo di Lucania, Ambiente e Salute che vede insieme Regione, Arpab, aziende sanitarie e istituti di ricerca insieme per rispondere alle crescenti preoccupazioni ambientali e alle conseguenze sulla salute dei cittadini.
Su questo progetto, finanziato con le compensazioni ambientali derivanti dalle estrazioni petrolifere, abbiamo la disponibilità di 25 milioni di euro, una somma molto importante per una ricerca scientifica di questa portata.
Coniugare ambiente e salute nella complessa fase di transizione ecologica è fondamentale.
Le attività industriali che producono un impatto sull’ambiente devono avvenire in un quadro di sostenibilità che va continuamente monitorato, mettendo in campo le nuove tecnologie, ma anche attraverso una adeguata attività di prevenzione e sorveglianza sia ambientale sia sanitaria che deve prendere spunto anche dai risultati che ci attendiamo da questa attività.
Le politiche regionali, ed in particolar modo quelle ambientali devono avere una visione ampia del futuro.
Questa visione è mancata negli ultimi decenni e non a caso i lucani hanno dato un segnale di cambiamento.
Ora non possiamo più perdere tempo: la settimana prossima in Giunta adotteremo il piano strategico regionale che è la base per la nostra azione amministrativa in questa e nella futura consiliatura”.