I Sindaci dei Comuni di Ferrandina, Calciano, Garaguso, Grassano, Salandra e Tricarico, nella giornata di ieri, sono tornati a discutere dei lavori che interessano la strada statale 407 Basentana.
A destare preoccupazione i ritardi sui lavori di un’opera pubblica spesso teatro di incidenti stradali.
E’ di poche settimane fa la notizia, riportata dal gruppo pubblico Infrastrutture Basilicata S.S 7 Matera-Ferrandina/Basentana, per cui:
“Le Federazioni sindacali del settore costruzioni Feneal-Filca e Fillea, aderenti a Cgil Cisl e Uil, sollecitano il Presidente Bardi e il Sig. Prefetto di Matera a farsi parte attiva con il Presidente dell’ANAS al fine di non mortificare le attese della nostra comunità.
E’ di qualche mese fa l’annuncio dell’inizio dei lavori di riqualificazione del asse viario SS 407 Basentana – tratto Calciano-Ferrandina Scalo – che già siamo passati alla sospensione degli stessi.
Sicuramente uno dei motivi che ha causato il fermo dei lavori è da imputare al lockdown causa Covid-19, a partire dall’11 marzo 2020 con l’eccezione che in alcuni territori del nostro Paese, per le opere stradali, in tale periodo, hanno avuto una accelerazione, approfittando della scarsa circolazione stradale che ha permesso di ridurre al minimo i disagi per gli automobilisti e garantendo una maggiore sicurezza per gli operai impegnati nei lavori.
C’è da chiedersi, quali altri motivi, oggi impediscono la ripresa delle opere?
E scopriamo così, che a causa del mancato spostamento, richiesto alla TIM, di una linea telefonica che insiste sulla sede stradale dell’arteria Basentana i lavori sono fermi.
In merito a tale motivazione, esprimiamo tutto il nostro disappunto, in quanto il problema legato ai sotto servizi che insistono sull’arteria dovevano essere già noti all’Ente gestore della stessa e pertanto andavano risolti in fase di progettazione e comunque prima di procedere all’appalto ed alla consegna dei lavori.
Pertanto chiediamo al Presidente Bardi ed Al Prefetto di Matera di attivare immediatamente un tavolo di confronto con ANAS, ai massimi livelli, evitando ulteriori liturgie del tutto inutili, al fine di procedere all’immediata risoluzione delle problematiche sopraesposte.
Tale arteria, non è una delle tante, ma costituisce un importante asse della mobilità regionale”.