La UIL FPL e lo SMI Basilicata con una nota intervengono sulle richieste di stabilizzazione giunte all’Asp da parte dei medici del Dipartimento di Emergenza Urgenza 118 Basilicata:
“Richieste di ‘stabilizzazione’ in massa da parte dei medici del DEU ‘118’, è quanto emerge dalla presa d’atto delle domande pervenute all’ASP, pubblicate con DDG 626 del 12/04/2021.
Evento che non ha precedenti in ASP. Il documento (l’elenco degli ammessi/esclusi) esprime, in sintesi, l’esigenza da parte dei medici del ‘118’ di avere una stabilità nel sistema di emergenza territoriale.
Disagio maturato evidentemente negli anni e che non ha mai trovato alcuna soluzione.
Più volte le scriventi hanno segnalato i disagi che la precarietà ha causato negli anni al personale medico del ‘118’ che, in più occasioni, si è trovato costretto ad emigrare o nella migliore delle situazioni, a fare scelte drastiche come quella di ‘rientrare’ in guardia medica, tanto da costringere i pochi rimasti ad inoltrare le istanze di ‘stabilizzazione attraverso la partecipazione in massa all’avviso di ricognizione indetto dall’ASP in data 18/01/2021’.
Alla luce di questi spiacevoli segnali cosa si aspetta ad intervenire?
Speravamo che la Direzione ASP e l’Assessorato riscontrassero le nostre reiterate richieste di intervento che, in più occasioni, andavano verso la direzione di individuare le cosiddette “zone carenti”.
Un malcontento che a quanto pare è diventato contagioso, visto il numero delle domande di partecipazione al suddetto avviso e nel caso in cui avesse avuto corso, si sarebbe risolto il grande problema del turnover dei medici del “118” con la conseguente chiusura di un gran numero di postazioni medicalizzate.
La UIL FPL e lo SMI, alla luce dell’ennesimo campanello di allarme, chiedono alle SS.II. di affrontare il tema per mettere fine a tale precarietà, prima che sia troppo tardi.
Tra l’altro, è di giorni fa la notizia che è stato approvato l’emendamento in materia di misure urgenti per il superamento del precariato del personale convenzionato a tempo determinato dell’Emergenza Sanitaria Territoriale, che prevede la possibilità da parte delle ASL di poter assegnare gli incarichi a tempo indeterminato ai medici convenzionati a tempo determinato da almeno tre anni , presso la ASL di appartenenza (Rif. emendamento Pdl 169/2021- 48/5).
Individuare delle possibili soluzioni coinvolgendo le parti sociali e l’ASP, è un dovere delle Istituzioni a cui non ci si può sottrarre, continuando a fingere di non sapere”.