Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del consigliere regionale Roberto Cifarelli:
“La notizia delle prossime 2800 assunzioni nella Pubblica Amministrazione del Mezzogiorno, e in particolare i 119 prossimi occupati nei diversi enti locali della nostra Basilicata, rappresenta davvero una gran bella notizia.
Il lavoro impostato dal Partito Democratico e dal Ministro per il Sud del Governo Conte II Giuseppe Provenzano sta portando i primi significativi risultati. Segno tangibile dell’impegno profuso e della competenza messa a disposizione per il bene comune.
Finalmente si ritorna ad investire in capitale umano, irrobustendo le amministrazioni pubbliche che a breve si ritroveranno a gestire i progetti finanziati dal Recovery Plan.
Per il Sud scocca l’ora della ripartenza. La digitalizzazione, la transizione ecologica, l’inclusione e la coesione sociale saranno i pilastri di una crescita forte e ben distribuita tra territori tra loro diversi.
In Basilicata, questi nuovi innesti di alto profilo porteranno ad un rafforzamento tecnico ed ammnistrativo di quelle piccole Comunità che, proprio in questa fase storica così delicata, hanno resistito strenuamente alle nefaste conseguenze sociali ed economiche di una crisi così drammatica.
Il nostro capitale umano fondato su relazioni collettivamente sostenibili, se opportunamente valorizzato, alimenterà la capacità di innovativi cicli economici virtuosi e territoriali, e contribuirà a promuovere nuovi modelli di sviluppo di cui non comprendiamo ancora la portata storica.
Il Governo Draghi è ora impegnato a rendere concreta la programmazione ereditata dal Governo precedente soprattutto nella parte relativa al Mezzogiorno che, abbandonata definitivamente la logica assistenzialistica, si propone come motore indispensabile per la ripresa dell’intero Paese.
Il grazie per il lavoro svolto e gli auguri per il recente incarico vanno a Peppe Provenzano che, nella sua nuova veste di vicesegretario nazionale del Partito Democratico, saprà interpretare i bisogni di una terra che conosce bene e trasferirli nell’agenda delle cose da fare. Ora o mai più”.