“A causa del caro bollette in Basilicata ci sono 200mila lucani a rischio povertà e 8.237 imprese a rischio chiusura.
Questi numeri sono da brividi”.
Lo afferma in una nota Chiara Gemma, eurodeputata di Impegno Civico:
“I dati sono raccapriccianti e meritano interventi immediati, forti e concreti da parte della Regione e del governo nazionale.
Se non si interverrà con la giusta determinazione le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.
Rispetto all’ente Regione il bonus per le famiglie lucane che è stato previsto in bolletta per il gas metano è una prima risposta ma bisogna capire bene quanto sarà il risparmio reale ed evitare che la misura venga strumentalizzata sul piano elettorale.
Inoltre, è discutibile la scelta che una famiglia con reddito alto avrà lo stesso sconto in bolletta di una famiglia in difficoltà economica.
Poi, c’è da chiarire la questione delle abitazioni che non sono servite dalla rete del metano e utilizzano legno, pellet o il gpl col bombolone.
L’ipotesi che chi non ha l’allaccio al metano venga aiutato con dei contributi regionali per realizzare impianti energetici con fonti rinnovabili non può sicuramente essere la risposta per far fronte al prossimo inverno.
Sempre restando sulle azioni della Regione Basilicata dispiace constatare che per far fronte al dramma energia delle imprese lucane, solo il 5 settembre scorso è stato fatto un incontro per prevedere un piano di sostegni.
E’ chiaro a tutti che la Regione si sta muovendo con troppo ritardo, visto che il 5 si è limitata a fare degli annunci e ha detto che è ancora nella fase della valutazione rispetto alle possibilità di negoziazione col Governo e con la Commissione europea per impostare un sistema di aiuti.
Non si capisce perchè per le imprese ci sia stata questa sottovalutazione visto che il problema esiste da mesi e a giugno la Regione stava già lavorando per il bonus gas riservato alle famiglie.
Per quanto riguarda il governo nazionale va detto che oltre ai provvedimenti già in programma, la misura più solida ed efficace che potrebbe dare ossigeno alle famiglie e alle imprese di tutt’Italia è sicuramente la proposta di Impegno Civico sul taglio delle bollette dell’80%.
Se la proposta verrà accolta lo Stato pagherà l’80% dei costi energetici alle famiglie in povertà e di ceto medio e a tutte le imprese, dalla piccola attività alla grande azienda, fino al 31 dicembre prossimo.
La misura costa 13,5 miliardi di euro e può essere finanziata con i fondi che lo Stato incassa dall’aumento dell’inflazione.
Con questo provvedimento si potranno salvare milioni di famiglie e centinaia di migliaia di dipendenti, datori di lavori e imprese che non chiuderanno i battenti.
La Basilicata è tra le quattro regioni italiane dove la situazione delle famiglie e delle imprese è più preoccupante.
I dati diffusi dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre e dalla Confartigianato non lasciano spazio alla propaganda, a teorie e strumentalizzazioni.
In momenti come questi occorre il massimo senso di responsabilità e di collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali in campo”.