Ecco il messaggio del Presidente Bardi alla Conferenza Episcopale di Basilicata:
“Eccellenze reverendissime, permettetemi innanzitutto di rivolgere a tutti voi un deferente indirizzo di saluto, anche a nome del governo regionale che ho l’onore di presiedere.
Sono certo che l’alta missione spirituale della Chiesa lucana continuerà a vigilare sugli sforzi che quotidianamente le amministrazioni pubbliche del territorio, a partire dalla Regione, mettono in atto per affrontare i problemi delle nostre popolazioni.
La Chiesa cattolica è un riferimento essenziale per la comunità regionale, e non solo sotto il profilo morale e religioso.
La nostra società riconosce nei parroci e nelle diocesi le persone ed i luoghi dove l’impegno ad aiutare chi ha bisogno diventa ogni giorno concreto.
Anche per questo sono molto lieto di poter incontrare la Conferenza episcopale lucana e di condividere temi e questioni che sono al centro della nostra attività amministrativa.
Stiamo faticosamente uscendo dalla terribile emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid – 19, e i due anni che ci lasciamo alle spalle hanno segnato profondamente ogni persona e l’insieme della società lucana.
La pandemia ci ha colpito negli affetti più cari, ci sono stati e purtroppo continuano ad esserci dei lutti per tante famiglie, abbiamo rischiato di smarrire persino il senso dello stare insieme.
Ma soprattutto, a seguito dei lockdown e del blocco di tante attività produttive, è aumentata l’area del disagio e della povertà.
Per questo motivo sin dai primi mesi dell’emergenza, anticipando a volte le misure del governo nazionale, l’amministrazione regionale ha cercato di sostenere nelle forme possibili le attività produttive, aiutando in primo luogo le famiglie più povere.
Successivamente, quando i nostri sforzi per consolidare e rendere sistematica ed efficace la risposta sanitaria alla pandemia, anche attraverso l’imponente campagna di vaccinazioni che sta proseguendo in maniera incessante e che costituisce il principale strumento per combattere il covid e tutelare la salute dei cittadini, abbiamo iniziato a favorire la ripresa di tutte le attività, a partire dal sistema dell’istruzione dove fortunatamente, in questa fase, le attività sono riprese in presenza.
Abbiamo inoltre candidato diversi progetti al finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, alcuni dei quali già finanziati, per sostenere l’economia regionale con investimenti in infrastrutture materiali e immateriali che contribuiscano a far uscire la nostra regione dall’isolamento e a proiettarla sempre di più nelle dinamiche dei mercati che producono lavoro e opportunità per tutti.
Sappiamo che dalla Basilicata, e soprattutto dai piccoli e piccolissimi Comuni, arriva un forte grido di dolore: il crescente spopolamento e la graduale perdita di servizi essenziali che registriamo in diverse situazioni, aggravati nella fase dell’emergenza sanitaria, mettono a rischio il futuro delle comunità.
Come Regione siamo impegnati nel difficile tentativo di costruire piani e programmi di sviluppo che accompagnino la Basilicata nell’era della “transizione verde”, e in questo quadro abbiamo strappato alle compagnie petrolifere che da molto tempo sono titolari di concessioni in Basilicata, l’impegno ad investire in attività no-oil, oltre che di svolgere le proprie attività in un quadro di sostenibilità e di tutela della salute e dell’ambiente, su cui siamo impegnati a vigilare.
Questi sono solo alcuni temi che caratterizzano il nostro impegno in questa fase. Sono certo che anche con il contributo della Chiesa lucana, che vive quotidianamente il rapporto con la parte più debole della società, sia possibile trarre suggerimenti e proposte per rendere più incisiva la nostra azione amministrativa.
La comunità regionale, da sempre attenta alla dottrina sociale della Chiesa, confida nella vostra capacità di capire e affrontare i problemi delle persone e di rafforzare quella collaborazione fra società, istituzioni e mondo ecclesiale che è indispensabile per affrontare e risolvere i tanti problemi che abbiamo di fronte.
Grazie per il vostro impegno e per la vostra presenza nella società lucana”.