Il Consiglio regionale, presieduto da Pittella (Azione), riunitosi questo pomeriggio, ha votato all’unanimità dei presenti, il disegno di legge che integra la legge regionale n.28/2023 (Istituzione del Fondo per gli aiuti alle famiglie e alle persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza anagrafica e dimora abituale).
Il disegno di legge ha l’obiettivo precipuo di garantire la perequazione delle risorse di cui al Fondo istituito ai sensi della L.R. n. 28/2023 tra tutti coloro che, dimoranti abitualmente in una unità immobiliare dichiarata inagibile con ordinanza sindacale di sgombero o altro provvedimento, si sono visti costretti a lasciare l’abitazione, con ricadute negative in termini economici e con forte impatto psicologico, indipendentemente dalla documentazione comprovante le spese sostenute.
Con il testo normativo si intende garantire misure economiche di immediato sostegno, attraverso il riconoscimento di un contributo di solidarietà, in favore dei nuclei familiari destinatari di ordinanze sindacali di sgombero o provvedimenti analoghi (a causa di eventi calamitosi, pericoli strutturali degli immobili, dissesti idrogeologici, movimenti franosi, crolli…) e, dunque, costretti ad abbandonare la propria abitazione e ripiegare su una diversa sistemazione alloggiativa, con gli ovvi conseguenti disagi che, tuttavia, non sono in grado di documentare le spese all’uopo sostenute.
Detto contributo è alternativo e, dunque, non cumulabile.
L’allargamento della platea dei beneficiari degli aiuti del Fondo non determina maggiori oneri a carico del bilancio regionale rispetto a quelli previsti all’art. 3 della L.R. n. 28/2023 – quantificati per l’anno 2024 in euro 900.000,00 – in quanto il capitolo all’uopo destinato presenta, allo stato, ancora la quasi totalità delle risorse (disponibilità di cassa pari ad € 888.240,00 al 02.09.2024), per cui è sufficiente a coprire gli oneri che l’integrazione normativa comporta.
Sono intervenuti alla discussione l’assessore alle infrastrutture Pepe, che ha illustrato le motivazioni alla base della norma e i consiglieri regionali Morea (Azione), Verri (M5s), Marrese (Bd), Chiorazzo (Bcc), Aliandro (FI), Cifarelli (Pd), Tataranno (Lega), Napoli (FdI).