“C’è un grido d’allarme che si leva dal mondo agricolo lucano.
A causa dell‘assenza di pioggia, in periodi cruciali per la maturazione delle coltivazioni, e delle elevate temperature, il raccolto dei seminativi appare già compromesso e, in alcune aree, gli allevamenti patiscono un pericoloso deficit idrico.
Le istituzioni e la politica hanno l’obbligo di intervenire per sostenere il comparto che ha bisogno di vedere delinearsi una prospettiva di futuro produttivo.
La Lega, su questo versante, è vicina ad agricoltori e allevatori, e lo farà con atti concreti e richieste pressanti agli organi decisori e finanziatori”.
Così, in una nota, il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe che aggiunge:
“Nonostante i tempi tecnici di proclamazione degli eletti in Consiglio regionale si siano dilatati per motivazioni non note, il lavoro per tutelare il settore agricolo non si ferma.
Per il resto, basta guardarsi intorno.
Il panorama lucano, solitamente verdeggiante a metà maggio, si è ingiallito precocemente.
Segno che le colture sono andate verso un prematuro disseccamento, con il conseguente mancato completamento del ciclo produttivo.
Quanto alla zootecnia, si sono registrati casi in cui gli allevatori hanno dovuto chiedere l’intervento della protezione civile per permettere agli animali di poter abbeverarsi, data la siccità.
A questo punto, come proposto da alcune organizzazioni di categoria, occorre richiedere lo stato di calamità e avviare una programmazione per interventi di risarcimento danni, anche attraverso il Fondo Mutualistico Nazionale AgriCat.
Il tutto va affrontato in tempi celeri, perché la cattiva annata è ormai una certezza e le fasi di verifica e indennizzo devono procedere speditamente, consentendo all’intero settore di non andare in sofferenza”.