Diabete e obesità la fanno da padrone in Basilicata.
A confermarlo, il rapporto dell’Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo) Foundation, realizzato in collaborazione con Istat i cui ultimi dati (riferiti al 2016) riportano che in Italia le persone affette da diabete sono circa 3 milioni e 200 mila, il 5,3% dell’intera popolazione.
Nel quadro europeo, la nostra nazione si presenta con numeri leggermente inferiori rispetto ad altri grandi paesi come Francia, Germania e Spagna, seppur in netto aumento: dal 2000 al 2016 le persone con diabete sono aumentate in valore assoluto di 1 milione (da 3,8% al 5,3%).
Dai dati presi in esame, si riscontra anche una diminuzione della mortalità per diabete tra il 2003 e il 2013 che coinvolge tutte le classi di età, soprattutto per quella degli ultra quarantacinquenni, al – 20% nel 2009.
La diminuzione della mortalità è riferibile a diversi fattori:
- il miglioramento dei livelli assistenziali;
- la disponibilità di farmaci innovativi;
- la maggiore diffusione di processi educazionali e di prevenzione.
La popolazione anziana (sopra i 75 anni di età) è quella maggiormente colpita dal diabete, con una percentuale passata dal 13,2% nel 2000 al 16,5% nel 2016.
Su 100 persone affette da diabete mellito, 70 hanno più di 65 anni e 40 più di 75 anni, con maggiore prevalenza nel genere maschile.
Il diabete è più diffuso tra gli uomini infatti (5,3% è il tasso standardizzato a fronte del 4,4% delle donne nel 2016).
Infatti, anche se la distribuzione per classe di età evidenzia per entrambi i generi un incremento per età, nel tempo la diffusione del diabete aumenta soprattutto per il genere maschile, mentre per le donne fino ai 79 anni le differenze nel tempo sono molto meno rilevanti e si acuiscono solo tra le ultraottantenni, con un picco di 21,9% nel 2016 a fronte del 14,9% nel 2000.
La situazione in Basilicata è davvero preoccupante.
Il 7,6% dei lucani è colpito da diabete e, con esso, l’obesità infantile nella regione, come in gran parte del Mezzogiorno, è superiore alla media nazionale (obeso 1 minore su 3).
Il consumo di farmaci antidiabetici è rimasto pressoché costante dal 2011 al 2015.
Il tasso di ospedalizzazione per diabete complicato e diabete con complicanze è diminuito nel 2014.
Il tasso standardizzato di mortalità per diabete è superiore alla media nazionale in entrambi i sessi.
Nel 2013 il governo ha approvato un Piano Nazionale sulla malattia diabete (PND) che definisce obiettivi, strategie, linee guida e priorità e si concentra sulla prevenzione, la diagnosi precoce, la patologia e la gestione delle complicanze, e il miglioramento dei risultati, attraverso l’adozione di programmi di gestione integrata delle malattie a livello regionale.
In Basilicata il Piano Nazionale sulla malattia diabete è stato recepito con la Deliberazione della Giunta Regionale n.136 del 14 febbraio 2013.
Tornando al rapporto, esso sottolinea, inoltre, la stretta connessione tra diabete e svantaggio economico, specificando che i gruppi sociali più colpiti sono quelli con un basso titolo di studio o risorse economiche scarse o insufficienti.
Valori più elevati della media sono stati evidenziati non solo in terra lucana, ma in tutto il Sud e parte del Centro, nelle seguenti regioni:
- Calabria;
- Sicilia;
- Campania;
- Puglia;
- Abruzzo;
- Lazio.
Dati sconcertanti, che dovrebbero educare a stili di vita più sani, soprattutto per sostenere e preservare la salute dei più giovani.